venerdì 23 dicembre 2011

Do they know it's Xmas?

Eccomi qui, seduta sul letto a mo' di indiana e con un'improvvisa voglia di scrivere!
Mancan 2 giorni a Natale e 8 alla fine di questo 2011 che pare sia l'"ultimo" per eccellenza con tanto di apocalittiche declamazioni: i Maya, i miei 29 anni, la mia carriera universitaria, la mia indipendenza senese, insomma pare poco e invece...
Strizzando ironicamente l'occhiolino ai veggenti messicani inizio a respirare l'aria festiva nel momento in cui osservo mia madre nell'eterna lotta tra calamari e ripieno: uno spettacolo che aumenta anche l'appetito e vale molto più di un pandoro/panettone in tavola!
Mi astengo su"'essere più buoni", espressione che vale esattamente come la festa di San Valentino, ovvero un par di balle o meglio il ballo dell'incoerenza degno di questi tempi; penso invece al fatto che di sicuro il mio Natale sarà diverso da quello dell'anno scorso, migliore, decisamente più sano. Cosa me lo fa capire? Il fatto che oltre ai calamari ci sarà un frittone misto e tanti ma taaaaaaanti gamberoni gratinati *_*
Ma sì, pensiamo a mangiare piuttosto che farsi mangiare dai pensieri....tanto quelli, gratinati, saltati, tonnati o in umido hanno sempre lo stesso sapore!
Con questo non voglio essere dissacrante nei confronti di una festività che è religiosa in primis, magari molti non la pensano come me e io non son nessuno per spiegare come un cristiano percepisce e vive dentro di se il Natale, posso soltanto dire che ho provato sulla mia pelle poche cose ma profonde, ho creduto e riconosco l'importanza della presenza di Chi sta lassù (nonostante sia io la prima a non esser costante ultimamente). Sant'Agostino diceva "credere per capire"...tre parole per risolvere molte cose, sì, perchè quando tutto sembra confuso, senza speranza, senza pace, il punto fermo c'è, basta aver gli occhi per vederlo e meravigliarsi di come colleghi tutto quanto: cuore, mente, affetti, desideri e ti si apre il respiro.

mercoledì 30 novembre 2011

American Style




...Over hearts, I have painfully turned every stone 
Just to find, I had found what I've searched to discover 
I've come much too far for me now to find 
The love that I've sought can never be mine ...

Nel tenere a bada la tentazione

sabato 5 novembre 2011

3D

Water drop hitting water. Pictures, Images and Photos

Sto in adorazione di quella zona concava, la più scura, quella che modifica la superficie e che in un nanosecondo si aprirà o dilaterà per inghiottire la goccia che arriva dall'esterno. La zona si modella per attutire il colpo o semplicemente per conservare ogni cosa che viene regalata o detta. La mente e il cuore funzionano esattamente allo stesso modo e dall'interno, solo dall'interno si può sentire il vero sapore  dell'accoglienza e dell'accettazione.


lunedì 24 ottobre 2011

A discrezione del ricevente in presenza di gravità


Ho perso la dolcezza delle parole eppure ne avrei cose da dire e far arrivare quel che provo, un misto tra senso di gratitudine e affetto, ma pur essendo dentro morbida come una marshmellow...penso ci sia già troppo miele smerciato in mille salse e non ci vuole niente per essere attaccati dal P.A.I.(Partito Api Incazzate). 

Lo so, lo vedo e lo sento che c'è chi mi tiene senza catene, c'è chi mi tiene senza stringere e senza saperlo distoglie la mia attenzione o forse la indirizza sul giusto percorso; mi sembra di essere come all'interno del tapis roulant circolare di un ristorante giapponese, con pietanze fisse che ruotano davanti, sfamano, rifocillano a discrezione del cliente...ehm e qualcosa mi dice che il tapis roulant ha un nome proprio.....

Così scopro che, nel corso di ogni giorno che passa, vivo un minuto miracoloso (uno solo, quello in cui avviene il miracolo) in cui corro come una folle stando ferma, certo la fatica equivale praticamente a zero e i miei lipidi di maggioranza zompettano a dispetto di quelli dell'opposizione che scatenano rivoluzioni paro paro. Ok, non perdo kg...però in quel preciso minuto avverto un senso di pienezza tale da farmi chiudere gli occhi, sospirare e sorridere. 

Un minuto in mezzo al tempo come una goccia in mezzo al mare. Ininfluente? No, se vale la regola che goccia dopo goccia l'acqua scava anche la roccia (e quindi minuto dopo  minuto il tempo scava il carattere, prospettiva troppo ottimista???).
Vabbé, questa è una delle mie solite divagazioni dettate dalla balorda attività cerebrale atta a dire che sto assaporando il detto: "fatti, non pug***te!". Quando poi la forza di gravità sarà diminuita allora le parole 'nchiumbate al centro della terra verranno da sole, speriamo non ad effetto geyser o esplosione vulcanica.



Ho cambiato playlist sull'ipod del blog ergo nuova fase prevista, denominata potpourri (visto quello che ho messo dentro) magari volto pagina......o forse sto leggendo il libro al contrario???

sabato 15 ottobre 2011

Are you talkin' to me???

   

Come sempre....inevitabilmente

giovedì 13 ottobre 2011

Chitarre sull'orlo di una crisi di nervi

Mia madre non ne può più! Ha visto due chitarre sul letto e ha subito borbottato:
"Questa stanza sembra un deposito musicale!"

Non ha tutti i torti visto che effettivamente ci son ben tre chitarre, e non due, e un Tinwhistle in stanza (e non considero la tastiera che ho trasferito in garage)!
Olga però (la terza chitarra)è una reliquia, un pezzo di cuore che non ho buttato nonostante un'insanabile ferita, perchè mi ricorda un momento preciso della mia vita che non dovrà più ripetersi...A pensarci bene forse è stata lei ha prendersi la mia croce; quindi con o senza corde, sana o spezzata, quella chitarra deve rimanere al suo posto, glielo devo!

E le altre due? Yahmy e Sterne son innocue, non fanno del male a nessuno anche ai vicini, ma se avessero il dono della parola non so quante me ne direbbero! 
Una cosa è certa: 
Loro possono urlare al posto mio senza danni collaterali e corsie privilegiate per il manicomio!

domenica 9 ottobre 2011

http://www.viaggio-in-germania.de/foresta-nera.html

Perpetuo movimento chiassoso dell'acqua
che copre e confonde gioie e lacrime;
la roccia col tempo è più liscia,
l'erba è sempre verde.

La via ha curve modellate,
ripide discese
e solo l'occhio può contemplare le salite;
la roccia col tempo è più liscia.

Sara più forte l'acqua con la pioggia,
svanirà col sole
ma non si ribella alla natura madre:
subisce e continua.
DL

martedì 4 ottobre 2011

Casomai ci fossero dubbi



Una parte di me che zompetta bradipante e si autoregala alle buone intenditrici!


I am unwritten, can't read my mind, I'm undefined
I'm just beginning, the pen's in my hand, ending unplanned

Staring at the blank page before you
Open up the dirty window
Let the sun illuminate the words that you could not find

Reaching for something in the distance
So close you can almost taste it
Release your inhibitions
Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins
The rest is still unwritten

I break tradition, sometimes my tries, are outside the lines
We've been conditioned to not make mistakes, but I can't live that way

Staring at the blank page before you
Open up the dirty window
Let the sun illuminate the words that you could not find

Reaching for something in the distance
So close you can almost taste it
Release your inhibitions
Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins

Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins
The rest is still unwritten

Staring at the blank page before you
Open up the dirty window
Let the sun illuminate the words that you could not find

Reaching for something in the distance
So close you can almost taste it
Release your inhibitions
Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins

Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins
The rest is still unwritten
The rest is still unwritten
The rest is still unwritten
 

martedì 27 settembre 2011

Through music



E' più bello quando piove di notte! Si ha la completa percezione di tutte quelle sensazioni che danno serenità, cosa che invece non succede se grigi nuvoloni occupano il cielo di giorno. Strano! Forse è complice il fatto che siam sdraiati a letto e quindi ogni muscolo è rilassato, tranne ovviamente il cervello di chi desiste dal chiudere gli occhi  .
A volte, concentrandomi soltanto sul rumore delle gocce, sembra quasi di poterle raccogliere in un sacchetto di corda o in un contenitore.....è un esercizio che non completo mai ma che contrasta l'arrembaggio di eserciti lontani.
Allo stesso modo alcuni brani mi conducono esattamente lì, nel punto dove i muscoli facciali di solito son rugosi e tesi: mi basta anche ascoltare la prima andatura di una chitarra o il riff di un pianoforte e la strada si spiana.
Avviene con questa canzone...  

It's in your eyes,
the love you hide away.
You can't disguise
the things you feel, the thing you say

If you just call my name
any time at all, I'll be there.

I don't know why,
the way you're falling away from me.
I can't describe
it's how it feels, it's what I see.

If you just call my name
anytime at all,
anytime at all,
anytime at all, I'll be there.

I look around, all I see is you
but you gotta tell me that you want me too.
Look at me, you're all that I need, it's true.

I'm here, just call my name
anytime at all, I'll be there.

I look around, all I see is you
but you gotta tell me that you want me too.
Look at me, you're all that I need, it's true.

I can't disguise
the love I wait for you to share
I can't deny
if you reach out and touch my hand it's there.

Or just call my name,
anytime at all,
anytime at all,
anytime at all, I'll be there.

giovedì 22 settembre 2011

ACCATTAT'VILL

Non si tratta di un nuovo gioco della Zynga (avete presente una delle società che offrono giochini a Facebook?ecco quella!), bensì un'offerta last minute: solo e soltanto per un'ora metterei in prima fila alcuni "eletti" un po' come gli abbonati rai e sky. In breve, si tratta di un biglietto gratis per il cinema dei miei occhi....


martedì 13 settembre 2011

→ ! ←

Un alito di musica o di sogno, qualcosa che faccia quasi sentire, qualcosa che non faccia pensare.
F.Pessoa


sabato 10 settembre 2011

e guardo Reggio da un oblò

Reggio Calabria è un fiume in piena ogni anno per festa Madonna! Gente che aspetta, gente che cammina, gente che è a'menz e peri, gente che sostiene e afferma, più o meno onestamente, la propria fede. E' qualcosa che non si può spiegare (sia la fede sia la costanza calabrese) e non si può capire a meno che non si veda con i propri occhi e non si senta con le proprie orecchie! 

Non voglio fare evangelizzazione, per l'amor di Dio, so però che è davvero difficile non percepire l'emozione che si respira per le strade reggine ogni secondo sabato di settembre; dubito persino che anche un cuore di pietra non si smuoverebbe: una vampatina, un principio di tachicardia, un sussulto interiore scatta naturale anche e soltanto nel rispetto di una tradizione secolare!


Per problemi di natura pratica ero a casa stamani, ma ho seguito comunque la processione in tv e per la prima volta ho visto tutto da una prospettiva nuova e Dio solo sa quanto io ami le prospettive!

Son rimasta sorpresa nel vedere, ad esempio, come gli uomini reggini siano stati più propensi nel rilasciare commenti a una paziente inviata sul campo (e per spezzare una lancia in favore dell'uomo, affermo che la giornalista non era in tenuta da top model e quindi non poteva esercitare chissà che tipo di fascino). Molte donne, invece, giravano lo sguardo altrove e rispondevano alle domande della giornalista ripetendo la formula interrogativa e aspettando la fine di quella mini intervista; mi hanno fatto ricordare gli esercizi sulla struttura della frase che facevo in lingua inglese: le risposte alle domande dovevano comprendere parte della struttura principale e non un banale "Yes, it is/No, it isn't".
Ho notato poi la grande partecipazione giovanile che non è così scontata per come si può immaginare. Di sicuro, la parte più "curiosa" è stata sentire i discorsi ben articolati dei "nostri" politici (complice forse il caldo ) che rappresentando la città e i comuni, alla fine cadevano sempre dal pero e svelavano subliminalmente l'eterna legge i ku ll'avi kiu rossu che stranamente non rispecchia, nei fatti, alcune dichiarazioni catastrofiche ri reggini.
In un servizio a parte sempre loro, i politici, hanno dichiarato il loro impegno nel riportare in auge quello che era lo spirito della festività  di una volta e che adesso non si sente più perchè è stato associato tristemente ad altri eventi concomitanti: Notte bianca, fuochi, bancarelle, giostre. Da qui è partito lo slogan "E' festa Maronna non festa ru satizzu"....che approvo in pieno!!
.............Mi chiedo soltanto perchè, sull'onda di questa rinnovata religiosità proprio il sindaco non abbia abbandonato la fascia onoraria per mettersi sotto la Vara e dare il buon esempio, lui che, a quanto ho capito, era uno dei portatori! (se non è così chiedo scusa in partenza, ma dalla dichiarazione fatta ieri ha lanciato il mistero sulla sua possibile postazione in processione). 


Chiedo venia, di solito non faccio questi discorsi, non mi dilungo mai cosi tanto; di solito non mi impiccio di queste cose, ma sentire certe parole e vedere certi sorrisi ha disegnato sulla mia pelle una serie di punti interrogativi!
Speriamo che la nostra festività rincari la dose di quel raro fenomeno che è l'illuminazione delle menti!

domenica 4 settembre 2011

Open Channel





"Conosco il mio corpo molto bene e sento, riconosco quando è l'anima a parlare e non più i muscoli" (Freud paperblanks)

giovedì 1 settembre 2011

Sett'embè?

L'anno scorso l'1 Settembre cadeva di Mercoledì e io navigavo le tormentate acque della mitologia supportata da Pollon e Xeena e ammetto "ingloriosamente" di aver rivisto soltanto tutti gli episodi di Pollon, per ovvi motivi legati non alla leggerezza bensì all'effetto REWIND.
Quest'anno invece è Giovedì, sì, il mio settembre parte sotto il segno del fulmine di Giove e quindi, per quel poco che ne so in materia, dovrebbe essere di buon auspicio. Giusto per rinforzare questa impressione, Madama Wikipedia viene in aiuto:


«[...]il pianeta Giove è associato al principio della crescita, dell'espansione, della prosperità e della buona sorte, così come al senso interiore di giustizia di una persona, alla moralità e ai suoi più alti intenti e ideali. Governa i viaggi lunghi, specialmente quelli all'estero, l'educazione più elevata, la religione e la legge; è inoltre associato ad una propensione alla libertà e all'esplorazione, ai ruoli umanitari e protettivi, e con la capacità di rendere allegri e felici, o gioviali»*

Astrologia a parte, è cosi che io immagino questo mese, da sempre: considerato meglio di Gennaio; legato ad alti intenti ma anche ai lunghi viaggi (ricordando le mie turbolente traversate, simil oceaniche, per arrivare a Siena e immaginando le ben più sperate passeggiate over dogana). La propensione alla libertà è rappresentata dall'obiettivo "patente B" (che non è una patente di seconda classe). Dovrei risvegliarmi insomma: qualcosa nell'aria di Settembre riuscirà, DEVE FARLO, a.........che so, mordermi e farmi correre, piazzarmi in una virtuale vasca di piranha o farmi anche mangiare un mega piattone di fagioli.
Sui ruoli umanitari non mi pronuncio, perchè di mio faccio poco, lo ammetto, anche se son gioviale di indole e protettiva, ma non perchè metta chissà quale impegno, faccio ridere senza far niente  (e mi preoccupo altrettanto).
Cosa rimane? Ah, si: il senso interiore di giustizia che è qualcosa che sto cercando insieme al senso esteriore di prosperità che in tempi di crisi è direttamente proporzionale al senso astratto della botta di culo.




* from http://it.wikipedia.org/wiki/Giove_(astronomia)#Etimologia_e_significato_mitologico-religioso

domenica 28 agosto 2011

A caso

Io abito la possibilità,
una casa più bella della prosa
con tante finestre in più
e porte migliori.


Ha stanze come cedri 
dove lo sguardo non può penetrare - 
e per tetto sterminato 
la volta del cielo.


La frequenta la gente più amabile.
Così vi passo il tempo:
spalanco le mie piccole mani
per colmarle di Paradiso.
E.Dickinson


La forza dell'immaginazione è pari a quella della ricerca della felicità o anche di una banale forma di serenità.



venerdì 5 agosto 2011

LIB(E)RI

Riflettevo sul fatto che ci son persone talmente brave a "scolarsi" un libro mediamente consistente, in 3/4 ore (fatti realmente accaduti e visti con i miei occhi) e altri che ci impiegano mesi e mesi e mesi! Colpa della lettura, colpa dello scrittore, colpa della stanchezza, dell'attenzione e magari del genere scelto. 
La verità, secondo me, è che ogni libro ha il suo tempo che rispecchia e si rispecchia nel nostro, proprio perchè siamo noi a decidere quando leggere e cosa: dal muovere il ditino tra gli scaffali e prendere l'eletto al dare un'occasione a consigli o intuiti vari. Sembra quasi che, nel momento in cui si apre la copertina, il libro gestisce, o meglio gioca le sue carte migliori (e non è una battuta).
Sì, è decisamente qualcosa del tutto personale e talmente folle e complicata da capire che mi chiedo anche io perchè sto scrivendo. In effetti l'origine di questa strampalata elucubrazione sta tutta in un'osservazione in costante conferma; osservazione dettata, a sua volta, da una domanda che di solito non mi viene mai fatta: "Come va con il libro?" 
Visto che è tutto così soggettivo, il mio punto di vista diventa linea di silhouette (la mia) per cui, se ogni cosa avviene per un motivo, anche un libro e il suo contenuto ha un "messaggio" e il suo "tempo" per me: nuove prospettive e nuove riflessioni, consigli subliminali, vie di fuga dalla realtà e interazione con una dimensione parallela, le vecchie, banali e agognate RISPOSTE! 
Così, è successo anni fa che un semplice romanzo, costruito sull'impronta dei morality play*mi ha tenuta impegnata per ben un anno; addirittura le vicissitudini della protagonista andavano di pari passo con quello che era la mia vita e avevo quasi paura di riaprire e continuare la lettura perchè non credevo ai miei occhi. Allo stesso modo le affascinanti e ridondanti analisi di Kay Scarpetta** (consistenti e lette anche in 3 giorni) hanno sfamato la mia sete di ragionamenti deduttivi e intuitivi e imprevedibili; come anche i resoconti veritieri della Littizzetto mi han fatto scoprire la dolce arma dell'ironia e la colorita e secolare battaglia tra femmine e maschi!

Insomma, c'è chi li definisce fari nel mare del tempo e chi li considera specchio, rifugio e difesa dall'umanità (quindi anche armi)......a me non resta altro che guardare un improbabile match tra aforismi e proverbi e augurarmi di scegliere sempre il "migliore":
Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca - proverbio cinese

I libri servono a capire e a capirsi, e a creare un universo comune anche in persone lontanissime -S.Tamaro

Un buon libro non finisce mai - R.D. Cumming


*Romanzi e storie in cui i protagonisti son emozioni,sentimenti e "oggetti" astratti (Amore, Vento, Curiosità etc etc)
** la Poirot femminile dei romanzi di Patricia Cornwell

giovedì 4 agosto 2011

Amica Pall Mall

Sto fumando assai, che non è il solito "assai" cioè: non sto cambiando nazionalità (...si capisce la battuta sottointesa, si?) però sto aumentando il numero di sigarette giornaliere e non c'è un motivo preciso.
Una sigaretta è di compagnia a distanza, la seconda è di noia, la terza è inaspettata, la quarta è osservata e corteggiata la quinta e ancora di noia....l'eventuale sesta è di malinconia. Si, è stupido, non fa bene, rovina la voce e impuzzolisce le stanze insomma è uno di quei vizi che "non voglio smettere smettere maiiiiii" ............ok, associazione mentale non controllata. Tra fumo passivo e attivo certamente è preferibile il secondo ma non è giusto fare il ruolo dell'avvocato adesso, anche se mi riesce sempre molto bene. Dovrei sterzare e per farlo dovrei avere una macchina e quindi anche la patente: ECCO LA SOLUZIONE!
La colpa è di questa estate ad cazzum, di cicli che finiscono, di rimasugli che rimasugliano, ripartenze che tardano a ripartire, di impotenze potenti e scupettati mancati, di sussulti senza sussidio, quindi al posto di una sigaretta potrei farmi un buon caffè.
I lati positivi ci sono, pochi ma buoni: sto cazzeggiando, arte ampiamente conosciuta ma raramente gestita con maestria; sto leggendo di più e il mio italiano ringrazia; cerco di non farmi scalfire e non entrare nelle questioni calde (così mi sto zitta e non mi bilìo o almeno non in dosi massicce!); lascio qualche amico libero di  sbagliare, credo nei miracoli e nei cervelli con i piedi di piombo; cerco di sorprendermi e di farmi sorprendere.....e poi......c'è Sofia che con un solo sorriso mi trafigge di gioia!

venerdì 22 luglio 2011

Gently



Sì, potrei semplicemente mettere questa traccia nell'ipoddino della colonna laterale ma in fondo questa è la TRACCIA del momento, cioè di questo "breve spazio temporale" riferito esattamente alle ore 1.00 del giorno 22/7/2011.
Non c'è un motivo ben preciso c'è solo una parola chiave : 
FIDUCIA, da trovare, da dare, da costruire e modellare (come con un pongo); fiducia verso se stessi e, in incognita () , verso gli altri!
Tutto questo.....while my guitar gently weeeeeeeeps  

mercoledì 20 luglio 2011

Luglio col bene che ti voglio...

....vedrai che finirai.........fussi puru ura!
Troppe cose si son scontrate e incontrate in questo mese e tantissime son state le parole scritte, dette ed esentate dall'essere pubblicate sul mio blog perchè annoiavano già me, figuriamoci l'ipotetico lettore!
Stilo a mio piacimento una lista approssimativa degli UP&DOWN giusto per tenere a mente cosa ho vissuto:

- - taxi nel giorno del Palio e autisti di bus che non conoscono le strade
- - andare alla Coop alla ricerca di scatoloni e ritrovarsi con 2 nacchiette
- - pacchi postali - le nacchiette - da misurar, riempire, pesare e mandare col proprio nominativo
- - signore di 51 anni che millantano grandi capacità imprenditoriali (sottolineando l'altrui scarsità di suddetta capacità) in settori che non "sunnu cazzi i tutti" , che nascondono, con altrettanta maestria, ampie lacune comunicative e comportamentali
- - amiche che fanno largo uso di cuscini da caduta e occhiali fatti con i finestrini delle autoblu
- - vecchie contratture che ti ricordano l'esistenza del fisioterapista
- - il bunker del no vodafone no wind no party
- - persone che decidono di suicidarsi di lunedi mattina su una tratta a binario unico mandando in palla, per 6 ore, linee regionali, intercity ed Eurostar
- - constatare che chi lavora in ferrovia usa sempre toni tragici e dettagliati come uno schedario, e solo a convenienza parla di quel che si deve parlare, tutto il resto è noia


- - albergatori che garantiscono connessione internet per stanza ma hanno libera soltanto quella dove la linea non arriva
- - la padrona di casa che si presenta in mutande, osserva la propria cucina sotto sopra (status vecchio di 4 giorni), il frigo zeppo di roba scaduta.....e decide tranquillamente di farsi una pennichella
- - i miei silenzi e le mie difficoltà nel riprendere in mano quello che avevo lasciato anni fa (..la persona che ho lasciato anni fa)
- - gli sforzi non apprezzati anzi totalmente ignorati 
- - la teoria ciclica 


- - rutilanti serate associate ad altrettanto rutilanti sigarette e piccoli miracoli del caldo, della birra e della granita al limone
- - dialoghi francescani con un coniglio sulla contrattazione della libertà e del cibo
- - i ricordi dei primi anni senesi passati in convitto discussi serenamente con persone conosciute soltanto alla fine
- - i ricordi degli ultimi giorni senesi
- - poter gridare al mondo che merito rispetto
- - cantare in macchina e riscoprire l'amore per un certo tipo di musica
- - santificare la pazienza di ottime amiche che han vissuto con me i giorni di fuoco
- - interagire con i bimbi e imparare da loro l'indipendenza
- - ricordarsi che Dio vede e provvede
- - realizzare che l'ottimismo salva la vita ma una spranga la facilita
- - scoprire zone sconosciute, a Siena, e perdersi (<- per colpa degli autisti)
- - scoprire, sorridendo, la via N. SAURO a Chiusi (vicino la stazione) e ricordarsi.....del Sauro per eccellenza ^_^

- - fare shopping per sfogarsi
- - leggere come non si è mai letto prima
- - scoprire l'altra faccia della medaglia, lucidarla e usarla per offrire un caffè

sabato 9 luglio 2011

R.R.

Musica assordante nell'orecchio, ecco il modo per stordire il criceto e non farlo lavorare, simulare insomma un mini rave!Al suo posto una pallina vagante -io- vaga, per l'appunto, ovunque e senza meta!
Mi arrendo e apro la stagione dei saldi sulle energie: chi vuole esser schietto sia....tanto qui non c'è più nulla da pretendere!

da http://www.multimediazone.net/foto/kaneda/cuffie.gif


mercoledì 6 luglio 2011

Travellin'

Forse aveva ragione chi ha detto che il vero viaggio è quello che ognuno fa dentro di se!
Stanza d'albergo n.10 di un alberghetto sotto P.zza dei Miracoli e io raccolgo minuto dopo minuto, le sensazioni e gli umori del mio terzo incontro con Pisa!
Turista non per caso, mi son ritrovata in una piccola Firenze, con altrettanto piccolissimi richiami napoletani: i vicoletti, p.zza s.Felice, via Ponticelli (o forse era una semplice targa non so) bimbi ovunque! Certo Siena è decisamente un altro pianeta. Non so ancora bene cosa mi porterà questa giornata ma..gli occhi son bene aperti e le antenne pure! stranamente non cerco il sostegno della musica, intenzionalmente ho diminuito tutte le comunicazioni mie solite! Just me, égoiste pour un jour!

martedì 5 luglio 2011

← ? →

Nel mezzo del cammin di mia vita
mi ritrovai a pensar
con gli occhi a pampinedda
«ma ieu....aundi sugnu?»
poichè la dritta via avevo smarrita
ma sulu pikkì mbivìa troppu!
Non so ben ridir come capitò 
tant'ero piena di sonno a quel punto
che mi spirdìa i tuttu.
Così l'animo mio, ch'ancor fuggiva,
si volse indietro a rimirar il passato
e decisi che era giunta l'ora:
"o pigghiu o rassu"
Quando vidi qualcuno nel gran deserto:
«Mali pi mmìa!» gridai
e di nuovo pampinìai!


«Ma tu perché ritorni a tanta noia?
perché non sali il dilettoso monte
principio e ragion di tutta gioia?».


«Comu parri anima mia?
non viri ki sugnu 'ntuntuta?
e non parru e non dicu
vardu tuttu e mi schiantu
pikkì ddu cori m 'mbarsamau»


«A te convien tenere altro vïaggio»,
rispose, poichè lagrimar mi vide,
«si vvoi campari 'nta sta timpa serbaggia»
E sia! 
m'affidai di nuovo alla vita,
e mi pigghiai na nuova guida:
rassai amici e famigghia
ma u cori.....u cori.....
diciva na fissarìa
Allor si mosse e ieu arreru 'nci ia!.  




Chiedendo scusa a Dante e subliminalmente alla Tamaro, ammetto che necessitavo questo sclero per stordire le turbe del cuore, per sedermi al leggendario bivio e aspettare una risposta....ASPETTARE?????
"se mi fermo alla ricerca di un pensiero, scopro in uno specchio il cielo" cantava la Pausini e mi chiedo sotto quale cielo riconoscerò la geografia del mio cammino?? STRONZATE, la verità è un'altra : cielo di qui o cielo di li...come farò senza le mie nuvole?
Si, probabilmente c'è più soddisfazione a iniziare una via complicata e mettersi così alla prova, ma c'è anche tanto sbalordimento nel ricevere aiuto quando di solito ci si mette da parte per donarlo a priori.
Detesto non esser menefreghista e ambiziosa e detesto queste zattere che ondeggiano sui miei occhi!

sabato 25 giugno 2011

Pervinca che Gerbera!

So chi è, conosco il nome di chi sta comunicando con me, che son persa tra gli spigoli del tempo e graffiata dai vaffanculo diplomatici, inattesi e sottointesi. Riesco a spiegare solo pochi eventi, quelli che "casualmente" si palesano ai miei occhi la terza volta, "quella buona".
C'è dunque solo una persona che riesce a farmi impazzire mettendo alla prova la mia curiosità e la mia noiosa tendenza riflessiva. Forse mi voleva con sè e se non l'ho capito o non ho saputo riconoscerlo mi spiace, di sicuro mi conosce talmente bene che ha saputo aspettare il momento in cui, io sorpresa e anche un po' imbarazzata, son riuscita a vincere la mia battaglia contro il punto interrogativo facendolo diventare un uncino appeso, e raccogliere speranzosa il MESSAGGIO.

Come ci son arrivata? Soddisfando un'aspettativa (ok non è proprio italiano...ma dovrebbe rendere bene) che sin da subito mi ha travolta (di curiosità sempre si tratta) e proprio nel momento in cui ero pronta a confermare il solito dubbio avariato sul mondo, ecco l'epifania senza oro, incenso e mirra (però l'equivalente è una bella calza piena di dolci!)
In tutto questo continuano a risuonare le parole di una frase :

Credo che anche tu possa dimostrare che si sbagliano, Victoria. Il tuo comportamento è una scelta, non è ciò che sei>.

V.Diffenbaugh

lunedì 20 giugno 2011

Un misero saluto



Speciale è chi riesce a far quel bene invisibile, che non fa rumore ma i cui effetti si perpetuano nel tempo. Speciale eri tu che mi hai sempre detto: "u Signuri voli u cori non u coriu"

mercoledì 15 giugno 2011

Vice

mercoledì 1 giugno 2011

Fermi nel vento


Forse è colpa del domani, anzi no, DI DOMANI, tutto questo immobilismo, (tu chiamala se vuoi afasia) che vige sovrano nella mia testa! 

Faccio un passo e trema la casa e non perchè son andata in sovrappeso o attiro catastrofi naturali; ne faccio un altro con le pattine, giusto per non far rumore e svegliar i soliti cerberi che dormono* , e scivolo manco fossi su una lastra ghiacciata (e i cerberi sghignazzano)
E' colpa tua, proprio così: dopo 3/4 anni è ancora colpa tua, perchè mi manchi, perchè non ho più le tue "soffiate" e le tue chiamate segrete, non ho neanche la possibilità di litigare con te e quindi ecco spiegato il motivo per cui neanche il caffè va giù! 
Adesso che ho concluso quello che dovevo concludere non ci sei neanche per ricordarmi che "quest'anno è l'ultimo anno" e domani dovrebbe essere un altro giorno, uno di quelli in cui alzarsi e pensare al futuro equivale a un aquilone attaccato saldamente a terra! Come cazzo si fa a sognare quando non si può neanche impostare una lista di priorità reali e fattibili?

Nonna, nda fumamu na sigaretta? Giustu m passa u tempu e poi a finisciu cu stu lamentu!


*si avvisano i lettori che si sta entrando su un campo metaforico minato


** foto presa da http://static.blogo.it/soldiblog/vento.jpg

sabato 28 maggio 2011

O cusì...o pi fforza!

A parte le nottate in cui diventa sempre più difficile dormire e la mia mente chiede solo l'ennesimo spunto per curiosare il mondo in generale, mi sorprende il fatto di aver resistito stoicamente all'istinto primordiale di usare una volta per tutte la benedetta spranga, mi meriterei il premio "sabbie mobili".
Sarà che non mi sono ancora indurita completamente e ho qualche strascico di tenera emotività (o spudorata pena)? O forse è l'istinto di sopravvivenza e autodifesa che stuzzica l'intelligenza (quella che c'è) a non fare passi avventati?? Resta comunque valido il fatto che son sempre più rari i casi in cui ci si può davvero sentire se stessi e questo avviene perchè il mondo è vario è l'uomo è multitasking nel suo "io".
Notavo poi come la vita ripresenti con strafottenza parti di persone conosciute, passate, (quelle che han ferito e ti han fatto crescere per forza di cose) in quelle appartenenti al proprio presente e nello stesso istante in cui ci si rende conto della similitudine inizia a suonare un campanello. Anche quello è istinto? O magari si tratta di consapevolezza, proprio perchè la vita, strafottente, ti fa ritrovare il senso delle cose e delle esperienze riproponendo e/o salvando il "buono" del passato? Tanto alla fine, per quanto la storia si ripeta........le cose non son mai le stesse altrimenti non ci sarebbe avanzamento di livello, progresso e via dicendo.
Resta da fare soltanto una cosa: "mangiamu e spirdi'mundi"

giovedì 26 maggio 2011

Parole



Se ognuno di noi è un libro tra i tanti 
non siamo che pillole d'inchiostro 
racchiuse tra note e pagine 

Calvino e Perec, racconti e memorie 
non siamo che storie dentro storie 
più grandi e più piccole di noi 

E adesso che vai separi i volumi 
la carta che scivola in cartoni 
e scivola insieme a te 

Ma io volevo dirti non mi importa non importa 
quello che mi prendi, quello che mi lascerai 
solo le parole nostre non rubarle mai 

Sai meglio di me che siamo intricati 
capitoli lunghi e complicati 
lasciati sul dorso a testa in giù 

Mi sfoglierai mai pensandoci ancora 
tra i segni di una matita nuova 
nei libri che resteranno a te 

Ma io volevo dirti non mi importa non importa 
quello che mi prendi quello che mi lascerai 
solo le parole nostre non rubarle mai 
solo le parole nostre 
solo le parole nostre non rubarle mai 



mercoledì 18 maggio 2011

wordlessly

Al buio, la musica dipinge le mie verità e poco importa se non vedo i tasti della qwerty, oramai le mani sanno già dove andare! Mi muovo su questa tastiera come se suonassi nei sogni il mio Steinway & Sons (pianoforte) e chissà perchè la mente salta subito a immaginare un pacchetto di  Benson & Hedge....sarà la "&" o sarà che anche i miei sogni son "s-fumati" O_o?
Devo fermare il criceto, attirarlo con qualcosa che possa rallentare la sua corsa inutile su una ruota bianca che non ha ostacoli: lui, paradossalmente ha una vita facile e pressoché ridondante e io non voglio fare la sua stessa fine. Per questo lascio andare la musica, per questo decido la via più difficile e mi lascio pelare come una cipolla dalle note, fino ad arrivare nto cori, pulire, dar fiato, trovare una soluzione e metterla in atto....

 a buon criceto poche parole.....
da http://4.bp.blogspot.com/




sabato 14 maggio 2011

Riflessione a freddo

C'è qualcosa che non possiamo comandare ma sul quale cerchiamo sempre di imporci.
Dicono che l'amore dovrebbe essere comprensione e passione per la crescita condivisa... già...invece, a volte, a me sembra di vedere una perfetta gestione militare di doveri e averi. La verità, proprio come l'amore, è torturata, abbattuta da convizioni che non vogliono cedere neanche alla voce dell'esperienza, all'amore stesso!
Impera poi una generazione della democrazia, dove tutti vogliono parlare, tutti vogliono avere ragione e soprattutto, tutti vogliono comandare sugli altri, alla faccia di chi predica percorsi da fare insieme, traguardi da raggiungere e via dicendo. Io mi domando con quale diritto e quale pretesa l'uomo crede di poter fare tutto questo senza considerare la sua natura fallace? E poi ancora, con che coraggio si vuole perseverare sempre e comunque nell'errore millantando una purezza che non c'è?

mercoledì 11 maggio 2011

Eppure sentire

da --> http://www.whoopy.it/divertimento/fumetti/peanuts_10.jpg
Perchè a volte, alcune risposte, son le più semplici e tangibili!
Perchè a volte è difficile non domandarsi sui perchè della vita!
Perchè a volte guardare negli occhi qualcuno significa metterlo a nudo!
Perchè a volte non guardare negli occhi qualcuno provoca malinconia!
Perchè a volte si considerano solo gli ostacoli e mai la meta!
Perchè a volte non chiedere, regala  molto di più!
Perchè l'ottavo senso può aver ragione!
Perchè a volte, chi cerca la verità....sfida se stesso!

venerdì 6 maggio 2011

Aunt...ing

Questa sensazione di novità che sta per invadere la mia vita, prende sembianze inconsuete: è come se per un attimo, domani, il mondo si fermerà per virare bruscamente su un'altra strada. Che arrivi proprio domani la leggendaria risposta che sto cercando? O_o

C'è qualcosa nel senso di maternità, vissuto indirettamente, che tuona dentro di me, libera l'anima, la filtra dagli occhi e dai gesti e mette a dura prova la mia divisa. Non so se sia solo una questione di legame e affetto familiare che si auto-inoltra so che tutto il castello che ho costruito negli ultimi due anni, diventa un improbabile Colosseo alla vista e al pensiero della nascitura, ma è qualcosa che capita anche guardando gli altri bimbi! Chiariamoci: non mi ci vedo a far la mamma, rimango esterrefatta (con tendenze violente) da quel che vedo nella e della vita degli adolescenti, però paradossalmente la mia "preoccupazione", le mie emozioni e sensazioni tendono a occuparsi "maternamente" di chi, negli anni, ha fatto la mamma con me!.....Arichiariamoci anche qui: mia mamma e mia sorella, la gestante, son praticamente identiche nei modi, negli atteggiamenti, nella strana e alternativa passione per i panni swiffer e la scopa Pippo...insomma due gendarme della HENKEL, con l'unica differenza che la regina madre è spupazzabile, l'altra NO.

C'è qualcosa nell'arrivo di mia nipote che ha totalmente mandato in tilt le sinapsi, mi ha reso svampita, sorda e addirittura fantasiosa, creando le migliori gaffes e le peggiori situazioni incresciose, insomma delle sane figure di m_..a!
Forse ha ragione chi continua a dirmi che sembro io quella in cinta, forse.
Resta il fatto che dovrò cedere alla ragioni del cuore (casomai ne abbia mai avute) e alla forza dell'amore invisibile e alle sue imprevedibili manifestazioni!



You let an open window
Breathe over your bed
A whisper in the moonlight
The miracle of life
Synchronized emotion
No battle left to fight
Harmony in motion
The miracle of life

And oh precious and lonely you are
Cherish as only you are
Not born but already
Changing our world
Beautiful girl
Beautiful boy

(You're a beautiful, wonderful miracle)

I want for you the ocean
Filled deep with all your dreams
No feeling left unopened
The miracle of life

And oh precious and lonely you are
Cherish as only you are
Not born but already
Changing our world
Beautiful boy
Beautiful girl

(You're a beautiful, wonderful miracle)

Oh precious and lonely you are
Cherish as only you are
Not born but already
Changing our world
Beautiful boy
Beautiful girl

(You're a beautiful, wonderful miracle)

And when it comes to lovin' we'll give you all we've got
Beginning at the bottom we're never gonna stop
Little one

sabato 30 aprile 2011

Cuore Beato

Lo spazio necessario alle gocce della pioggia di primavera
Posa un attimo lo sguardo sulle gocce di fresca pioggia:
vedi, in essa concentra la sua luce tutto il verde
delle foglie di primavera
e così quasi tutte si addensano nelle gocce, traboccando
dai propri confini.
e anche se i tuoi occhi sono pieni di stupore
non puoi davvero aprire tutto il tuo pensiero
Invano cercherai d'acquietarlo, come un bambino destato dal sonno:
non rinunciare al bagliore degli oggetti, resta, caro
nel tuo stupore!
Parole inutili! Come non senti? Per sua virtù
sei così immenso nel chiarore delle cose
che devi cercare per esse, in te, uno spazio migliore
Papa Giovanni Paolo II

Una poesia, una limpida poesia, non un preghiera o qualcosa di simile perchè prima di esser "vestito di bianco" Karol Wojtyla era un uomo che vedeva e viveva le cose della vita col giusto stupore e il giusto candore. Difficile non percepire la sua mancanza, il suo peso, il fastidio che dava; totalmente banale aggiungere poi l'importanza del suo ruolo nella storia di popoli e di uomini.
Da una difficile politica dello stupore alla giusta considerazione dello spazio, quello che ognuno di noi deve, o dovrebbe, dare a ogni cosa, piccola o grande che sia, lui resta un punto di riferimento per molti. Sorprendentemente quest'uomo riesce ancora a consigliare i cuori stanchi, quelli lontani e tormentati, quelli increduli, smontando anche la logica più ferrea con l'ideologia dell'intelligenza del cuore, quella capace di vedere il tutto, riconoscere i dettagli e "cercare uno spazio migliore" per gustare la verità.
Di cuori così non ce ne sono più eppure questo mondo ne avrebbe così bisogno.


venerdì 22 aprile 2011

Tum tum tum

I giorni di riposo si son trasformati in giorni pieni di sorprese e tra le tante, la più emozionante è stata sentire il battito di mia nipote, così veloce, così a tempo. Sensazione nuova che straccia ogni stanchezza e ogni desiderio se non quello di vederla presto.
Non ho saputo gioire completamente del mio traguardo, ma questo nuovo arrivo mi regala una forza imprevista e so già che difficilmente riuscirò a dire di no, d'altronde...gli zii non son fatti per quello, bastano e avanzano già i genitori e i nonni!
Tutto l'amore che ho per mia sorella si riversa dolcemente sulla bimba e altrettanto dolcemente si muove, proprio come quella pancia, che oggi mi ricordava un alternativo materasso ad acqua.
Chissà...magari la nascita della pargola mi farà mettere la testa a posto ;-)

domenica 17 aprile 2011

La vera meta è quella che si rigenera

A laurea raggiunta, dopo anche tutti i festeggiamenti che si convegnono, mi aspettavo un "rinculo" bradipante, una tre giorni di sveglia alle 9, insomma un po' com'era prima e invece....mi son abbonata al numero 7. Ma è cosa????
Nonostante ciò son fiera di non aver speso neanche una lacrima, perchè avrei dovuto poi? Certo, c'erano con me....le persone che ci dovevano essere (non pagate, non minacciate) e c'era anche tutto un plotone invisibile di forze che mi ha sostenuta egregiamente (tranquilli non vedo la gente morta) prima di entrare, quando mi appoggiavo con lo sguardo ai presenti; e a cose fatte ovvero quando la mia indole tedesca stava prendendo il sopravvento sugli eventi (mi riferisco alla severità nei confronti di me stessa)...ho solo cercato lo sguardo di chi poteva rasserenarmi!

A laurea raggiunta, ho scoperto che avevo ragione nel qualificare due uomini allo stesso modo e mi limito a dire che il luogo comune esige "l'andata in coppia"; ho fatto bene a mantenere una forma solidale di diplomazia e ad aspettare il momento giusto per parlare. Insomma, non è stata una semplice discussione: è stata la proclamazione del fatto che la mia vita è un continuo pullulare e si divide facilmente tra....comiche e passione!
Caso vuole che dopo ben tre giorni io continui a non capire più nulla, forse il mio neurone è andato in letargo dopo l'eccessivo sforzo e gli straordinari non pagati, sarà il caso di riprendere la passiflora?

domenica 10 aprile 2011

L’amicizia ai tempi della concorrenza


Libera e improvvisa associazione mentale col titolo “L’amore ai tempi del colera”, ovviamente la sostanza è un po’ diversa.
Un “difetto di produzione”, chiamiamolo indole personale, prevede l’acuirsi recente della mia capacità d’osservazione in rapporto con l’amato e torturato tema dell’amicizia. Già da qualche mese allo scoprire un mondo diverso da quello del giallognolo Mulino Bianco, si è palesata davanti ai miei occhi la cruda e nuda realtà: sugnu futtuta i testa ma ho una neonata e SIMPATICA coscienza da outsider nel seguire fiduciosamente il sano e vecchio intuito. Sì, NEI SECOLI FEDELE!!
Il discorso ruota tutto intorno alla secolare filosofia del “pensare e agire con la propria testa” in tempi in cui la concorrenza non è solo un fatto imprenditoriale.
Ho fatto una ricerca approfondita (anche sulla mia pelle) e sembra che in presenza di due elementi concorrenti si deve necessariamente andar per selezione di uno dei due/tre etc...(e comunque sempre includendo effetti collaterali).
Esempio?? All’università, la scelta di uno o di un altro professore per scrivere una tesi (triennale,magistrale o dottorato, non fa differenze) può scatenare una reazione a catena in cui la vittima è sempre lo studente. Dove sta l’elemento “concorrenza”? Nella bramosa voglia di avere più “studepti” (studenti+adepti) sotto la propria ala (sia la concorrenza una forma di edonismo O_o???). Fortuna che non tutti i professori son fatti così e sempre BEATA e BEOTA fortuna vuole che io abbia conosciuto i migliori (e di questo ne vado fiera).
Idem con sedano (lasciamo stare per una volta le patate) in amore: la concorrenza si mescola ad un /mi:cs già alquanto esplosivo, di gelosia, menefreghismo, creatività e tempestività (perché vige la legge I Ku ll’avi kkiu rossu= di chi ce l’ha più grosso, e non ci son banali riferimenti anatomici).
Insomma non ci sto, non concepisco e forse, più semplicemente, non accetto una cosa del genere anche perchè, ai giorni nostri non c’è più sana concorrenza, non c’è spirito sportivo (guardate l'INTER ;-)), spirito di solidarietà e comunità, lo spirito….SPIRITU, quello che in Italia è conosciuto comunemente (T.I.S. -> Terronia Imperat Semper) come alcool disinfettante, che pulisce le ferite, toglie l’inchiostro dalle carte e consente di far della tua mano una fiaccola umana senza bruciature (anni di magia rovinati spiattellati così).

Mi chiedo, sempre banalmente: è ritornata forse quella che agli inizi del secolo scorso, Hermann Broch definì “gaia apocalisse” (intendendo sarcasticamente il crollo totale dei valori in Austria)? Cosa resta di buono in questi “tempi bui”? 
Potrei dire, speranzosa, che resta la curiosità, la telepatia, la comunione spirituale di persone che bene o male, nel bene e nel male, si incastrano e legano, si confrontano anche con un pizzico di timore; la condivisione e il desiderio di non atrofizzare la propria mente ma continuare ad ascoltare e a imparare da chi è più grande (e da chi è più piccolo). E’ giusto andar oltre le apparenze, è giusto constatare la veridicità di luoghi comuni e stereotipi e poi, per quel che mi riguarda, è sacrosanto dare agli altri la possibilità di farsi conoscere, indipendentemente da tutto; il bene (e in esso, amicizia e amore) è intelligente e acuto, può al massimo rimaner stordito solo nel caso in cui uno dei due concorrenti sia meno pratico con la genuinità.


Il presente articolo è frutto di una veloce quanto profonda revisione dei miei ultimi 10 mesi di vita vissuta, ringrazio Chi da lassù sta facendo vedere qualcosa di diverso, in me e nelle persone con le quali mi confronto ogni giorno!

giovedì 7 aprile 2011

E ancora vita è



Respiro aria nuova e respiro una nuova forma di serenità!
La meta è prossima, la quaresima sta passando in una finta forma leggera, ma ho avuto modo di constatare una differenza fondamentale: è periodo di semina, di azione e non di riflessione.
Avete presente tutte quelle cose che si fanno istintivamente prima di uscire da casa: prendere chiavi,cellulare, borsa e agenda etc etc?? Ecco mi sento così, come se fossi in procinto di varcare un portone aperto, sto prendendo le "cose" che mi saranno "utili" una volta "fuori" casa.
Pecco di metafore, lo so, ma non credo di essere esageratamente criptica, almeno non stavolta. 
Ora manca solo...un BICCHIERE DI VINO da bere 15 minuti prima della discussione ;-)
Ringrazio la primavera e resto a guardare volentieri i fiori sbocciare, come se fosse la prima volta!