domenica 28 agosto 2011

A caso

Io abito la possibilità,
una casa più bella della prosa
con tante finestre in più
e porte migliori.


Ha stanze come cedri 
dove lo sguardo non può penetrare - 
e per tetto sterminato 
la volta del cielo.


La frequenta la gente più amabile.
Così vi passo il tempo:
spalanco le mie piccole mani
per colmarle di Paradiso.
E.Dickinson


La forza dell'immaginazione è pari a quella della ricerca della felicità o anche di una banale forma di serenità.



venerdì 5 agosto 2011

LIB(E)RI

Riflettevo sul fatto che ci son persone talmente brave a "scolarsi" un libro mediamente consistente, in 3/4 ore (fatti realmente accaduti e visti con i miei occhi) e altri che ci impiegano mesi e mesi e mesi! Colpa della lettura, colpa dello scrittore, colpa della stanchezza, dell'attenzione e magari del genere scelto. 
La verità, secondo me, è che ogni libro ha il suo tempo che rispecchia e si rispecchia nel nostro, proprio perchè siamo noi a decidere quando leggere e cosa: dal muovere il ditino tra gli scaffali e prendere l'eletto al dare un'occasione a consigli o intuiti vari. Sembra quasi che, nel momento in cui si apre la copertina, il libro gestisce, o meglio gioca le sue carte migliori (e non è una battuta).
Sì, è decisamente qualcosa del tutto personale e talmente folle e complicata da capire che mi chiedo anche io perchè sto scrivendo. In effetti l'origine di questa strampalata elucubrazione sta tutta in un'osservazione in costante conferma; osservazione dettata, a sua volta, da una domanda che di solito non mi viene mai fatta: "Come va con il libro?" 
Visto che è tutto così soggettivo, il mio punto di vista diventa linea di silhouette (la mia) per cui, se ogni cosa avviene per un motivo, anche un libro e il suo contenuto ha un "messaggio" e il suo "tempo" per me: nuove prospettive e nuove riflessioni, consigli subliminali, vie di fuga dalla realtà e interazione con una dimensione parallela, le vecchie, banali e agognate RISPOSTE! 
Così, è successo anni fa che un semplice romanzo, costruito sull'impronta dei morality play*mi ha tenuta impegnata per ben un anno; addirittura le vicissitudini della protagonista andavano di pari passo con quello che era la mia vita e avevo quasi paura di riaprire e continuare la lettura perchè non credevo ai miei occhi. Allo stesso modo le affascinanti e ridondanti analisi di Kay Scarpetta** (consistenti e lette anche in 3 giorni) hanno sfamato la mia sete di ragionamenti deduttivi e intuitivi e imprevedibili; come anche i resoconti veritieri della Littizzetto mi han fatto scoprire la dolce arma dell'ironia e la colorita e secolare battaglia tra femmine e maschi!

Insomma, c'è chi li definisce fari nel mare del tempo e chi li considera specchio, rifugio e difesa dall'umanità (quindi anche armi)......a me non resta altro che guardare un improbabile match tra aforismi e proverbi e augurarmi di scegliere sempre il "migliore":
Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca - proverbio cinese

I libri servono a capire e a capirsi, e a creare un universo comune anche in persone lontanissime -S.Tamaro

Un buon libro non finisce mai - R.D. Cumming


*Romanzi e storie in cui i protagonisti son emozioni,sentimenti e "oggetti" astratti (Amore, Vento, Curiosità etc etc)
** la Poirot femminile dei romanzi di Patricia Cornwell

giovedì 4 agosto 2011

Amica Pall Mall

Sto fumando assai, che non è il solito "assai" cioè: non sto cambiando nazionalità (...si capisce la battuta sottointesa, si?) però sto aumentando il numero di sigarette giornaliere e non c'è un motivo preciso.
Una sigaretta è di compagnia a distanza, la seconda è di noia, la terza è inaspettata, la quarta è osservata e corteggiata la quinta e ancora di noia....l'eventuale sesta è di malinconia. Si, è stupido, non fa bene, rovina la voce e impuzzolisce le stanze insomma è uno di quei vizi che "non voglio smettere smettere maiiiiii" ............ok, associazione mentale non controllata. Tra fumo passivo e attivo certamente è preferibile il secondo ma non è giusto fare il ruolo dell'avvocato adesso, anche se mi riesce sempre molto bene. Dovrei sterzare e per farlo dovrei avere una macchina e quindi anche la patente: ECCO LA SOLUZIONE!
La colpa è di questa estate ad cazzum, di cicli che finiscono, di rimasugli che rimasugliano, ripartenze che tardano a ripartire, di impotenze potenti e scupettati mancati, di sussulti senza sussidio, quindi al posto di una sigaretta potrei farmi un buon caffè.
I lati positivi ci sono, pochi ma buoni: sto cazzeggiando, arte ampiamente conosciuta ma raramente gestita con maestria; sto leggendo di più e il mio italiano ringrazia; cerco di non farmi scalfire e non entrare nelle questioni calde (così mi sto zitta e non mi bilìo o almeno non in dosi massicce!); lascio qualche amico libero di  sbagliare, credo nei miracoli e nei cervelli con i piedi di piombo; cerco di sorprendermi e di farmi sorprendere.....e poi......c'è Sofia che con un solo sorriso mi trafigge di gioia!