sabato 14 maggio 2011

Riflessione a freddo

C'è qualcosa che non possiamo comandare ma sul quale cerchiamo sempre di imporci.
Dicono che l'amore dovrebbe essere comprensione e passione per la crescita condivisa... già...invece, a volte, a me sembra di vedere una perfetta gestione militare di doveri e averi. La verità, proprio come l'amore, è torturata, abbattuta da convizioni che non vogliono cedere neanche alla voce dell'esperienza, all'amore stesso!
Impera poi una generazione della democrazia, dove tutti vogliono parlare, tutti vogliono avere ragione e soprattutto, tutti vogliono comandare sugli altri, alla faccia di chi predica percorsi da fare insieme, traguardi da raggiungere e via dicendo. Io mi domando con quale diritto e quale pretesa l'uomo crede di poter fare tutto questo senza considerare la sua natura fallace? E poi ancora, con che coraggio si vuole perseverare sempre e comunque nell'errore millantando una purezza che non c'è?

2 commenti:

Sauro ha detto...

Tutto vero, ma a condizione che, quando parli di natura fallace dell'uomo, tu ti riferisca (e lo spero davvero, per motivi troppo lunghi da spiegare) all'essere umano genericamente inteso, ossia anche alla donna.

Ciao.

Neromidan ha detto...

Si si, il discorso era generico, quindi uomo inteso come individuo! Faccio volentieri del "classismo" solo sui luoghi comuni comici, mai sulle cose serie!^_^