giovedì 26 novembre 2009

Orgoglio sì orgoglio no

Lasciare libere le persone di esser come sono e di prendersi le responsabilità di ciò che dicono e di quel che scelgono, rispecchia una forma di orgoglio personale e in questo caso della persona che subisce l'eventuale scelta???
Son due giorni che mi pongo questa domanda.
Son cresciuta e ho combattuto per i miei equilibri, son passata dal donar tutto quel che potevo, senza centellinare, al diventare pian piano più "severa" e conservativa, perchè sembra quasi che le persone vogliono tutto, subito, senza freni, senza ripensamenti e amano gestire e giocar un ruolo predominante. In amore e in amicizia.

Non so se è l'orgoglio che mi porta a pazientare (o fingere di farlo) oppure se è davvero quell'istinto di sopravvivenza che mi suggerisce silenziosamente, che nessuno è indispensabile e soprattutto che chi ti ama davvero, non ti chiede di cambiare, ma riesce ad azionare una metamorfosi senza imporla.
Della serie: le parole non dette hanno più effetto di quelle pronunciate.

C'è chi dice che son caduta nella rete della pigrizia, di una strana forma di solitudine nella quale non sono inattiva. Poi c'è chi ha quasi paura nel dirmi che forse mi sto sacrificando troppo senza che nessuno l'abbia chiesto.

La mia versione dei fatti è una sola: ho un obiettivo che ho rimandato per troppo tempo, qualcosa che mi sta tenendo impegnata e che risucchia molte energie; mi sto facendo il leggendario "mazzo": cosa c'è di tanto difficile e strano da capire?
I miei impegni entrano in collisione con quello che la gente si aspetta e vuole da me, per un oscuro motivo astrale gli altri sanno sempre cosa devo fare, come farmi pesare le cose, come è meglio vivere...ecco, questo comportamento peggiora anche quel barlume di vita che vorrei vivere anche solo per fare qualcosa di diverso!Se fossi completamente alienata dal mondo lo capirei...ma non è così......

Meglio sola che male accompagnata? oppure...rivedere tutto quanto e fare l'ennesimo sforzo verso l'altro???

martedì 24 novembre 2009

Notte - Giorno

Cucù ^_^
Son nel mio lettino! Ho appena finito di scrivere la mia mail in tedesco (il che ha dell'eccezionale, visto che fino a qualche mese fa la disperazione stava giocando brutti scherzi) e ho sistemato un po' quel "cianfrusaglione" del mio pc.
Tranquilli stavolta niente estratto!
Visto l'orario, mi limito ad augurare la buona notte e il buon giorno, alla radio stan passando una vecchia canzone di BonJovi che non riesco a trovare, allora seleziono dal mio archivio quanto segue...


giovedì 19 novembre 2009

Verba volant, scripta....

Sistemando alcune cartellette reduci del periodo senese (tutte tra l'altro ancora ammassate in una specie di mobiletto) ho ritrovato alcuni scritti...già, perchè ehm...ancor prima di scrivere sul blog, su Passado e su altri porti, prendevo carta e penna - lo faccio tuttora a dirla tutta - e mi lasciavo prendere in ostaggio dal vecchio "flusso di coscienza" che poi mi ha pian pianino "infettata" un po', velocizzando il passaggio dei pensieri nella mia testa. Scrivevo, rileggevo dopo alcuni mesi e mi "giudicavo", nel senso che mi analizzavo e cercavo di capire se ero troppo esagerata (a volte capita), se ero convinta o se invece ero predisposta ad aspettare e pazientare. Mi son rivista, non allo specchio, ma nel mio percorso di vita. Questo mi ha permesso di capire moltissimo di me, di accettarmi e volermi bene (quando prima non lo facevo, tanto per intenderci) e mi ha fatto vedere alcuni mutamenti (e tengo a sottolineare che non tutti son predisposti a farlo o se ne rendono conto)....

Sentire i petali dei fiori che si muovono, è questo quello che desidero poiché nel momento stesso di questo utopico fenomeno, anche io sarò scoperta e nascosta da essi.
Sì, voglio stare in un "cantuccio" fantastico dal quale vedere e sentire tutto, senza farmi scoprire.
Gli alberi mi stanno chiedendo troppo, tutto in una sola volta e io sono stanca di stare sempre attenta, di essere sempre pronta e disponibile, di essere la persona più tranquilla di questo mondo: amata e ignorata, conoscente e amica.
Il più fresco fruscìo mi consentirebe di addolcire questa mia visione pessimistica del momento più inaspettato che io potessi mai vivere.
Ascoltare le atmosfere e poi suonare le nuvole e farle parlare, tutte: quelle bianche, soffici, e quelle nere, impetuose. Mi direbbero di sicuro : > oppure <Siam piene e porteremo un po' d'aria fresca a tutti>>.
Ma in realtà esse non possono parlarmi, esattamente come io non posso nascondermi tra i petali o dietro le foglie delle piante, siano esse anche le più grandi.
Il pensiero vola e si sforza con tenacia ad allietare il mio respiro; è una tipica lotta tra stati d'animo, quello calmo e quello burrascoso: all'inizio sembra poesia, ti fa sentire che non sei insensibile; poi, quando hai toccato con mano la radice e hai percepito se è fredda o meno, ti accorgi che tutto questo è vita e allora te ne fai una ragione.

Quanto son diversa da adesso?



lunedì 16 novembre 2009

Rubens


Ammetto di non aver moltissimo tempo per approfondire le mie scarse conoscenze di storia dell'arte, ma leggendo una mail che mi è arrivata proprio oggi, mi è stato nominato questo quadro e incuriosita, son andata alla ricerca dell'immagine ed ecco qui.

Forse ha ragione chi dice che non son buona per vivere questo tempo, purtroppo però ci sono anche io in questo sporco mondo....e faccio quello che posso in primis per la mia vita e poi per i miei cari e non.

Rifletto, soltanto, senza scoccar frecce o pensare a chissà cosa; rifletto sulla mia vita, su quello che do e quello che ricevo, sulle conseguenze e gli automatismi. Rifletto e non fa nulla se qualcuno sfoggia la sua superiorità, i suoi divertissement che contrastano la mia vita, o dovrebbero intenzionalmente farlo, non importa, perchè non è vedendo questa persona che io cambierò opinione (ok...proverò a non farlo) o abitudini, i miei progetti e le mie speranze.
Il vero amico ti accetta e ti permette di essere soltanto quel che sei, se l'assioma non regge....pazienza, affievolirà anche questo ruggito.

.... i leoni continueranno ad essere leoni e io continuerò ad esser io

...

"Che ognuno si dia consigli da se e faccia ciò che non può fare a meno di fare.
Se gli va bene, si compiaccia della propria saggezza e della propria fortuna; se gli va male, ci son sempre io a portata di mano.
Chi vuole liberarsi da un male, sa sempre cosa vuole; ma chi vuole qualcosa in piu di quel che ha, costui ha una benda sugli occhi e magari afferra qualcosa, ma cosa?"

J.W.Goethe

...ma tanto, "morto un Papa se ne fa un altro", non è vero?Basta poco per volerlo, anche inventare la scusa più stupida.

Perchè imporre un colore alla notte, quando sappiamo che non ci sono variabili?Perchè odiarla, interferire e annullare tutti i trascorsi in cui abbiam ululato come licantropi, sofferenti della nostra metamorfosi? Che male ha fatto la notte, con le sue stelle, i bianchi raggi e qualche nuvola?
Ha forse ucciso?Si è mai tirata indietro dal suo ruolo di segreta confidente?
Si può urlare e scalpitare, distruggere ponti e castelli, ma la natura non si cambia a comando....

:-(

sabato 14 novembre 2009

La freccia

E' da un pò di tempo che seguo questo SIGNOR chitarrista;
è un pò di tempo che il suo stile allieta le mie orecchie....
La musica rigenera, non invecchia, non muore, resta semplicemente e vince il tempo, le barriere, i silenzi e i vuoti.

lunedì 9 novembre 2009

Ad ognuno la sua Croce

Crocifissi tolti dalle scuole???? Ma che male fanno?
Non è Dio il problema dell'Italia, non è il Crocefisso a offendere la fede diversa degli uomini!
Signore, ti dimostriamo ancora una volta di essere materialisti, indifferente e insensibili....

Cosa cambia la presenza di un Crocifisso se uno non ci crede?? Secondo chi, un ragazzino di 7 o 11 o 18 anni può sentirsi offeso dalla presenza di un "pezzo" di legno, in un aula che già odia e disdegna; a quell'età seppur maturi, non ci si può scontrare davvero con la profondità della fede perchè, come la vita, è un cammino. A quell'età, si guarda sulla lavagna e si chiede aiuto per un'interrogazione o si inveisce per qualche compito andato storto; a quell'età si va a Messa, chi ci va, per automatico dovere o imposizione (pochi davvero perchè lo vivono dentro come un incontro con Te) oppure si passa il tempo a denigrare chi fa queste cose.

Qui non si tratta di una lotta tra cattolici e atei, NON DEVE ESSERLO, qui si tratta di un'azione incomprensibile e a mio parere senza utilità; si tratta di un'identità nazionale che viene stracciata, di una STORIA che viene annullata, di tutti coloro che son passati prima di noi e che han cercato di far vedere e testimoniare la fede (che sia in Cristo o in Allah). In Italia, coloro che inveiscono e si stanno accanendo su questo argomento, sono i primi a pregare nei momenti più difficili, quando son toccati in prima linea e hanno addirittura il coraggio di chiedere una grazia....NO....adesso son io a dire NON TOGLIETE QUEI CROCIFISSI, perchè così crolla l'unica dignità solida del non credente che si finge indifferente ma invece non lo è, si sente infastidito e automaticamente da credito all'esistenza di un qualcosa nel quale lui dice di non credere.

CHE L'UOMO SIA LIBERO DI PENSARE CIO' CHE VUOLE, SIA GIUSTIFICATO NELL' AVVALORARE IPOTESI E ACCUSE SU GERARCHIE E SFARZI DELLA CHIESA E ALTRI ELEMENTI FACILMENTE GIUDICABILI....ma...IL CROCIFISSO NON è UN UOMO CHE SBAGLIA, NON è UN PRETE ACCUSATO DI PEDOFILIA O QUANT'ALTRO....IL CROCIFISSO, PER CHI CI CREDE, DAVVERO, è UN PUNTO DI RIFERIMENTO.
Siamo capaci di festeggiare feste non nostre e presenziare a cortei con bandiere di persone famose, lottatori, grandi idealisti, sapendo che non tutti la pensiamo allo stesso modo e poi ...ci attacchiamo alla Croce??

I musulmani, gli ebrei e altri credenti son liberi di portare il corano e tutti gli altri testi sacri, nelle scuole per introdurli anzi...dovrebbero essere incoraggiati gli scambi culturali per conoscere davvero l'"altro", che non è diverso da noi e che non si dovrebbe sentire a disagio se incontra il simbolo, (come tanti altri stupidi di cui facciamo uso) di quella che è la mia (ma non solo mia) religione (tra l'altro anche di Stato).

Io cattolica, cristiana, praticante e peccatrice mi avvicino a chi non crede, mi avvicino a chi ha altri SIGNORI e sia che io mi trovi nel mio paese o in terra straniera, non chiederei mai la deturpazione di un oggetto sacro, non arriverei mai a dire "Quella chiesa ortodossa mi da fastidio", "Quella mosche non ci deve essere".

COSA FA DAVVERO PAURA IN QUELLA CROCE??? Non mi capacito! Perchè i veri problemi della vita non sono questi.....chi ha tempo per mettere in scena una cosa del genere, significa che non ha tempo per agire e risolvere casi di violenza, casi di indifferenza, casi di guerre (e non quelle con le armi), figli che uccidono i genitori o i relativi fidanzati; ragazzi che decidono di morire perchè emarginati, famiglie ridotte in povertà senza niente e nessu aiuto (e non cito paesi in difficoltà, malattie gravi e altro)ragazzi che si picchiano tra loro per DIMOSTRARE DI ESSERE QUALCUNO facendo del puro classismo....
E' PER QUESTI CASI CHE SI DEVE FARE QUALCOSA, CHE BISOGNA INTERVENIRE, PERCHè SONO QUESTI I VERI FASTIDI CHE CREANO NAUSEA AI PIU' SENSIBILI E MERA INDIFFERENZA A CHI VIVE TANTO PER VIVERE E HA IL CORAGGIO DI DIRE "MEGLIO SIA SUCCESSO A LUI CHE A ME!"


CHE GLI STUDENTI SIANO LASCIATI LIBERI DI SCEGLIERE SE SEGUIRE UNA LEZIONE DI RELIGIONE O MENO PIUTTOSTO CHE RIMANERE INFASTIDITI DI UN"OGGETTO" (PER LORO) CHE SEPPUR INDIFFERENTE POTREBBE PARADOSSALMENTE E INCONSCIAMENTE, MANTENER VIVO UN RAPPORTO, ANCHE LITIGIOSO, NON IMPORTA, CON CHI NON HA FATTO NULLA DI MALE, CHE STA SEMPRE LI', ATTACCATO A QUEL LEGNO E VUOLE SOLO ESSERE ACCETTATO.