venerdì 23 dicembre 2011

Do they know it's Xmas?

Eccomi qui, seduta sul letto a mo' di indiana e con un'improvvisa voglia di scrivere!
Mancan 2 giorni a Natale e 8 alla fine di questo 2011 che pare sia l'"ultimo" per eccellenza con tanto di apocalittiche declamazioni: i Maya, i miei 29 anni, la mia carriera universitaria, la mia indipendenza senese, insomma pare poco e invece...
Strizzando ironicamente l'occhiolino ai veggenti messicani inizio a respirare l'aria festiva nel momento in cui osservo mia madre nell'eterna lotta tra calamari e ripieno: uno spettacolo che aumenta anche l'appetito e vale molto più di un pandoro/panettone in tavola!
Mi astengo su"'essere più buoni", espressione che vale esattamente come la festa di San Valentino, ovvero un par di balle o meglio il ballo dell'incoerenza degno di questi tempi; penso invece al fatto che di sicuro il mio Natale sarà diverso da quello dell'anno scorso, migliore, decisamente più sano. Cosa me lo fa capire? Il fatto che oltre ai calamari ci sarà un frittone misto e tanti ma taaaaaaanti gamberoni gratinati *_*
Ma sì, pensiamo a mangiare piuttosto che farsi mangiare dai pensieri....tanto quelli, gratinati, saltati, tonnati o in umido hanno sempre lo stesso sapore!
Con questo non voglio essere dissacrante nei confronti di una festività che è religiosa in primis, magari molti non la pensano come me e io non son nessuno per spiegare come un cristiano percepisce e vive dentro di se il Natale, posso soltanto dire che ho provato sulla mia pelle poche cose ma profonde, ho creduto e riconosco l'importanza della presenza di Chi sta lassù (nonostante sia io la prima a non esser costante ultimamente). Sant'Agostino diceva "credere per capire"...tre parole per risolvere molte cose, sì, perchè quando tutto sembra confuso, senza speranza, senza pace, il punto fermo c'è, basta aver gli occhi per vederlo e meravigliarsi di come colleghi tutto quanto: cuore, mente, affetti, desideri e ti si apre il respiro.