lunedì 24 ottobre 2011

A discrezione del ricevente in presenza di gravità


Ho perso la dolcezza delle parole eppure ne avrei cose da dire e far arrivare quel che provo, un misto tra senso di gratitudine e affetto, ma pur essendo dentro morbida come una marshmellow...penso ci sia già troppo miele smerciato in mille salse e non ci vuole niente per essere attaccati dal P.A.I.(Partito Api Incazzate). 

Lo so, lo vedo e lo sento che c'è chi mi tiene senza catene, c'è chi mi tiene senza stringere e senza saperlo distoglie la mia attenzione o forse la indirizza sul giusto percorso; mi sembra di essere come all'interno del tapis roulant circolare di un ristorante giapponese, con pietanze fisse che ruotano davanti, sfamano, rifocillano a discrezione del cliente...ehm e qualcosa mi dice che il tapis roulant ha un nome proprio.....

Così scopro che, nel corso di ogni giorno che passa, vivo un minuto miracoloso (uno solo, quello in cui avviene il miracolo) in cui corro come una folle stando ferma, certo la fatica equivale praticamente a zero e i miei lipidi di maggioranza zompettano a dispetto di quelli dell'opposizione che scatenano rivoluzioni paro paro. Ok, non perdo kg...però in quel preciso minuto avverto un senso di pienezza tale da farmi chiudere gli occhi, sospirare e sorridere. 

Un minuto in mezzo al tempo come una goccia in mezzo al mare. Ininfluente? No, se vale la regola che goccia dopo goccia l'acqua scava anche la roccia (e quindi minuto dopo  minuto il tempo scava il carattere, prospettiva troppo ottimista???).
Vabbé, questa è una delle mie solite divagazioni dettate dalla balorda attività cerebrale atta a dire che sto assaporando il detto: "fatti, non pug***te!". Quando poi la forza di gravità sarà diminuita allora le parole 'nchiumbate al centro della terra verranno da sole, speriamo non ad effetto geyser o esplosione vulcanica.



Ho cambiato playlist sull'ipod del blog ergo nuova fase prevista, denominata potpourri (visto quello che ho messo dentro) magari volto pagina......o forse sto leggendo il libro al contrario???

sabato 15 ottobre 2011

Are you talkin' to me???

   

Come sempre....inevitabilmente

giovedì 13 ottobre 2011

Chitarre sull'orlo di una crisi di nervi

Mia madre non ne può più! Ha visto due chitarre sul letto e ha subito borbottato:
"Questa stanza sembra un deposito musicale!"

Non ha tutti i torti visto che effettivamente ci son ben tre chitarre, e non due, e un Tinwhistle in stanza (e non considero la tastiera che ho trasferito in garage)!
Olga però (la terza chitarra)è una reliquia, un pezzo di cuore che non ho buttato nonostante un'insanabile ferita, perchè mi ricorda un momento preciso della mia vita che non dovrà più ripetersi...A pensarci bene forse è stata lei ha prendersi la mia croce; quindi con o senza corde, sana o spezzata, quella chitarra deve rimanere al suo posto, glielo devo!

E le altre due? Yahmy e Sterne son innocue, non fanno del male a nessuno anche ai vicini, ma se avessero il dono della parola non so quante me ne direbbero! 
Una cosa è certa: 
Loro possono urlare al posto mio senza danni collaterali e corsie privilegiate per il manicomio!

domenica 9 ottobre 2011

http://www.viaggio-in-germania.de/foresta-nera.html

Perpetuo movimento chiassoso dell'acqua
che copre e confonde gioie e lacrime;
la roccia col tempo è più liscia,
l'erba è sempre verde.

La via ha curve modellate,
ripide discese
e solo l'occhio può contemplare le salite;
la roccia col tempo è più liscia.

Sara più forte l'acqua con la pioggia,
svanirà col sole
ma non si ribella alla natura madre:
subisce e continua.
DL

martedì 4 ottobre 2011

Casomai ci fossero dubbi



Una parte di me che zompetta bradipante e si autoregala alle buone intenditrici!


I am unwritten, can't read my mind, I'm undefined
I'm just beginning, the pen's in my hand, ending unplanned

Staring at the blank page before you
Open up the dirty window
Let the sun illuminate the words that you could not find

Reaching for something in the distance
So close you can almost taste it
Release your inhibitions
Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins
The rest is still unwritten

I break tradition, sometimes my tries, are outside the lines
We've been conditioned to not make mistakes, but I can't live that way

Staring at the blank page before you
Open up the dirty window
Let the sun illuminate the words that you could not find

Reaching for something in the distance
So close you can almost taste it
Release your inhibitions
Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins

Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins
The rest is still unwritten

Staring at the blank page before you
Open up the dirty window
Let the sun illuminate the words that you could not find

Reaching for something in the distance
So close you can almost taste it
Release your inhibitions
Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins

Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins
The rest is still unwritten
The rest is still unwritten
The rest is still unwritten