sabato 5 dicembre 2009

Musica Random

Son giorni un po' particolari, l'umore è in salita e combatte in tutti i modi possibili contro la "mala sorte" e come al solito la musica è l'arma più potente per me, non ferisce ma permette di difendermi alla grande. Ovviamente è seconda soltato ai miei soliloqui davanti al Crocifisso che ho in stanza, archivio segreto di tutti i miei pensieri!!
Sto rivalutando alcune canzoni passate (forse si è notato dalla playlist) e con esse recupero anche quei mattoncini che costituivano le mie "mura", pareti invalicabili....quindi ATTENZIONE ATTENZIONE ^_^ (il video che sto per proporvi però è nuovissimo....ma...sa..di "eterno" = già vissuto).
La mia pelle continua ancora ad esser testimone dei piccoli miracoli odierni, quelli ai quali nessuno ci crede più, quelli che son più difficili da vedere e riconoscere! Sarà una forma di ottimismo o una forma di inossidabile speranza...ma...son sicura che il tempo, amico nemico dei miei giorni, si dovrà arrendere e dovrà concedermi qualche vittoria!

giovedì 26 novembre 2009

Orgoglio sì orgoglio no

Lasciare libere le persone di esser come sono e di prendersi le responsabilità di ciò che dicono e di quel che scelgono, rispecchia una forma di orgoglio personale e in questo caso della persona che subisce l'eventuale scelta???
Son due giorni che mi pongo questa domanda.
Son cresciuta e ho combattuto per i miei equilibri, son passata dal donar tutto quel che potevo, senza centellinare, al diventare pian piano più "severa" e conservativa, perchè sembra quasi che le persone vogliono tutto, subito, senza freni, senza ripensamenti e amano gestire e giocar un ruolo predominante. In amore e in amicizia.

Non so se è l'orgoglio che mi porta a pazientare (o fingere di farlo) oppure se è davvero quell'istinto di sopravvivenza che mi suggerisce silenziosamente, che nessuno è indispensabile e soprattutto che chi ti ama davvero, non ti chiede di cambiare, ma riesce ad azionare una metamorfosi senza imporla.
Della serie: le parole non dette hanno più effetto di quelle pronunciate.

C'è chi dice che son caduta nella rete della pigrizia, di una strana forma di solitudine nella quale non sono inattiva. Poi c'è chi ha quasi paura nel dirmi che forse mi sto sacrificando troppo senza che nessuno l'abbia chiesto.

La mia versione dei fatti è una sola: ho un obiettivo che ho rimandato per troppo tempo, qualcosa che mi sta tenendo impegnata e che risucchia molte energie; mi sto facendo il leggendario "mazzo": cosa c'è di tanto difficile e strano da capire?
I miei impegni entrano in collisione con quello che la gente si aspetta e vuole da me, per un oscuro motivo astrale gli altri sanno sempre cosa devo fare, come farmi pesare le cose, come è meglio vivere...ecco, questo comportamento peggiora anche quel barlume di vita che vorrei vivere anche solo per fare qualcosa di diverso!Se fossi completamente alienata dal mondo lo capirei...ma non è così......

Meglio sola che male accompagnata? oppure...rivedere tutto quanto e fare l'ennesimo sforzo verso l'altro???

martedì 24 novembre 2009

Notte - Giorno

Cucù ^_^
Son nel mio lettino! Ho appena finito di scrivere la mia mail in tedesco (il che ha dell'eccezionale, visto che fino a qualche mese fa la disperazione stava giocando brutti scherzi) e ho sistemato un po' quel "cianfrusaglione" del mio pc.
Tranquilli stavolta niente estratto!
Visto l'orario, mi limito ad augurare la buona notte e il buon giorno, alla radio stan passando una vecchia canzone di BonJovi che non riesco a trovare, allora seleziono dal mio archivio quanto segue...


giovedì 19 novembre 2009

Verba volant, scripta....

Sistemando alcune cartellette reduci del periodo senese (tutte tra l'altro ancora ammassate in una specie di mobiletto) ho ritrovato alcuni scritti...già, perchè ehm...ancor prima di scrivere sul blog, su Passado e su altri porti, prendevo carta e penna - lo faccio tuttora a dirla tutta - e mi lasciavo prendere in ostaggio dal vecchio "flusso di coscienza" che poi mi ha pian pianino "infettata" un po', velocizzando il passaggio dei pensieri nella mia testa. Scrivevo, rileggevo dopo alcuni mesi e mi "giudicavo", nel senso che mi analizzavo e cercavo di capire se ero troppo esagerata (a volte capita), se ero convinta o se invece ero predisposta ad aspettare e pazientare. Mi son rivista, non allo specchio, ma nel mio percorso di vita. Questo mi ha permesso di capire moltissimo di me, di accettarmi e volermi bene (quando prima non lo facevo, tanto per intenderci) e mi ha fatto vedere alcuni mutamenti (e tengo a sottolineare che non tutti son predisposti a farlo o se ne rendono conto)....

Sentire i petali dei fiori che si muovono, è questo quello che desidero poiché nel momento stesso di questo utopico fenomeno, anche io sarò scoperta e nascosta da essi.
Sì, voglio stare in un "cantuccio" fantastico dal quale vedere e sentire tutto, senza farmi scoprire.
Gli alberi mi stanno chiedendo troppo, tutto in una sola volta e io sono stanca di stare sempre attenta, di essere sempre pronta e disponibile, di essere la persona più tranquilla di questo mondo: amata e ignorata, conoscente e amica.
Il più fresco fruscìo mi consentirebe di addolcire questa mia visione pessimistica del momento più inaspettato che io potessi mai vivere.
Ascoltare le atmosfere e poi suonare le nuvole e farle parlare, tutte: quelle bianche, soffici, e quelle nere, impetuose. Mi direbbero di sicuro : > oppure <Siam piene e porteremo un po' d'aria fresca a tutti>>.
Ma in realtà esse non possono parlarmi, esattamente come io non posso nascondermi tra i petali o dietro le foglie delle piante, siano esse anche le più grandi.
Il pensiero vola e si sforza con tenacia ad allietare il mio respiro; è una tipica lotta tra stati d'animo, quello calmo e quello burrascoso: all'inizio sembra poesia, ti fa sentire che non sei insensibile; poi, quando hai toccato con mano la radice e hai percepito se è fredda o meno, ti accorgi che tutto questo è vita e allora te ne fai una ragione.

Quanto son diversa da adesso?



lunedì 16 novembre 2009

Rubens


Ammetto di non aver moltissimo tempo per approfondire le mie scarse conoscenze di storia dell'arte, ma leggendo una mail che mi è arrivata proprio oggi, mi è stato nominato questo quadro e incuriosita, son andata alla ricerca dell'immagine ed ecco qui.

Forse ha ragione chi dice che non son buona per vivere questo tempo, purtroppo però ci sono anche io in questo sporco mondo....e faccio quello che posso in primis per la mia vita e poi per i miei cari e non.

Rifletto, soltanto, senza scoccar frecce o pensare a chissà cosa; rifletto sulla mia vita, su quello che do e quello che ricevo, sulle conseguenze e gli automatismi. Rifletto e non fa nulla se qualcuno sfoggia la sua superiorità, i suoi divertissement che contrastano la mia vita, o dovrebbero intenzionalmente farlo, non importa, perchè non è vedendo questa persona che io cambierò opinione (ok...proverò a non farlo) o abitudini, i miei progetti e le mie speranze.
Il vero amico ti accetta e ti permette di essere soltanto quel che sei, se l'assioma non regge....pazienza, affievolirà anche questo ruggito.

.... i leoni continueranno ad essere leoni e io continuerò ad esser io

...

"Che ognuno si dia consigli da se e faccia ciò che non può fare a meno di fare.
Se gli va bene, si compiaccia della propria saggezza e della propria fortuna; se gli va male, ci son sempre io a portata di mano.
Chi vuole liberarsi da un male, sa sempre cosa vuole; ma chi vuole qualcosa in piu di quel che ha, costui ha una benda sugli occhi e magari afferra qualcosa, ma cosa?"

J.W.Goethe

...ma tanto, "morto un Papa se ne fa un altro", non è vero?Basta poco per volerlo, anche inventare la scusa più stupida.

Perchè imporre un colore alla notte, quando sappiamo che non ci sono variabili?Perchè odiarla, interferire e annullare tutti i trascorsi in cui abbiam ululato come licantropi, sofferenti della nostra metamorfosi? Che male ha fatto la notte, con le sue stelle, i bianchi raggi e qualche nuvola?
Ha forse ucciso?Si è mai tirata indietro dal suo ruolo di segreta confidente?
Si può urlare e scalpitare, distruggere ponti e castelli, ma la natura non si cambia a comando....

:-(

sabato 14 novembre 2009

La freccia

E' da un pò di tempo che seguo questo SIGNOR chitarrista;
è un pò di tempo che il suo stile allieta le mie orecchie....
La musica rigenera, non invecchia, non muore, resta semplicemente e vince il tempo, le barriere, i silenzi e i vuoti.

lunedì 9 novembre 2009

Ad ognuno la sua Croce

Crocifissi tolti dalle scuole???? Ma che male fanno?
Non è Dio il problema dell'Italia, non è il Crocefisso a offendere la fede diversa degli uomini!
Signore, ti dimostriamo ancora una volta di essere materialisti, indifferente e insensibili....

Cosa cambia la presenza di un Crocifisso se uno non ci crede?? Secondo chi, un ragazzino di 7 o 11 o 18 anni può sentirsi offeso dalla presenza di un "pezzo" di legno, in un aula che già odia e disdegna; a quell'età seppur maturi, non ci si può scontrare davvero con la profondità della fede perchè, come la vita, è un cammino. A quell'età, si guarda sulla lavagna e si chiede aiuto per un'interrogazione o si inveisce per qualche compito andato storto; a quell'età si va a Messa, chi ci va, per automatico dovere o imposizione (pochi davvero perchè lo vivono dentro come un incontro con Te) oppure si passa il tempo a denigrare chi fa queste cose.

Qui non si tratta di una lotta tra cattolici e atei, NON DEVE ESSERLO, qui si tratta di un'azione incomprensibile e a mio parere senza utilità; si tratta di un'identità nazionale che viene stracciata, di una STORIA che viene annullata, di tutti coloro che son passati prima di noi e che han cercato di far vedere e testimoniare la fede (che sia in Cristo o in Allah). In Italia, coloro che inveiscono e si stanno accanendo su questo argomento, sono i primi a pregare nei momenti più difficili, quando son toccati in prima linea e hanno addirittura il coraggio di chiedere una grazia....NO....adesso son io a dire NON TOGLIETE QUEI CROCIFISSI, perchè così crolla l'unica dignità solida del non credente che si finge indifferente ma invece non lo è, si sente infastidito e automaticamente da credito all'esistenza di un qualcosa nel quale lui dice di non credere.

CHE L'UOMO SIA LIBERO DI PENSARE CIO' CHE VUOLE, SIA GIUSTIFICATO NELL' AVVALORARE IPOTESI E ACCUSE SU GERARCHIE E SFARZI DELLA CHIESA E ALTRI ELEMENTI FACILMENTE GIUDICABILI....ma...IL CROCIFISSO NON è UN UOMO CHE SBAGLIA, NON è UN PRETE ACCUSATO DI PEDOFILIA O QUANT'ALTRO....IL CROCIFISSO, PER CHI CI CREDE, DAVVERO, è UN PUNTO DI RIFERIMENTO.
Siamo capaci di festeggiare feste non nostre e presenziare a cortei con bandiere di persone famose, lottatori, grandi idealisti, sapendo che non tutti la pensiamo allo stesso modo e poi ...ci attacchiamo alla Croce??

I musulmani, gli ebrei e altri credenti son liberi di portare il corano e tutti gli altri testi sacri, nelle scuole per introdurli anzi...dovrebbero essere incoraggiati gli scambi culturali per conoscere davvero l'"altro", che non è diverso da noi e che non si dovrebbe sentire a disagio se incontra il simbolo, (come tanti altri stupidi di cui facciamo uso) di quella che è la mia (ma non solo mia) religione (tra l'altro anche di Stato).

Io cattolica, cristiana, praticante e peccatrice mi avvicino a chi non crede, mi avvicino a chi ha altri SIGNORI e sia che io mi trovi nel mio paese o in terra straniera, non chiederei mai la deturpazione di un oggetto sacro, non arriverei mai a dire "Quella chiesa ortodossa mi da fastidio", "Quella mosche non ci deve essere".

COSA FA DAVVERO PAURA IN QUELLA CROCE??? Non mi capacito! Perchè i veri problemi della vita non sono questi.....chi ha tempo per mettere in scena una cosa del genere, significa che non ha tempo per agire e risolvere casi di violenza, casi di indifferenza, casi di guerre (e non quelle con le armi), figli che uccidono i genitori o i relativi fidanzati; ragazzi che decidono di morire perchè emarginati, famiglie ridotte in povertà senza niente e nessu aiuto (e non cito paesi in difficoltà, malattie gravi e altro)ragazzi che si picchiano tra loro per DIMOSTRARE DI ESSERE QUALCUNO facendo del puro classismo....
E' PER QUESTI CASI CHE SI DEVE FARE QUALCOSA, CHE BISOGNA INTERVENIRE, PERCHè SONO QUESTI I VERI FASTIDI CHE CREANO NAUSEA AI PIU' SENSIBILI E MERA INDIFFERENZA A CHI VIVE TANTO PER VIVERE E HA IL CORAGGIO DI DIRE "MEGLIO SIA SUCCESSO A LUI CHE A ME!"


CHE GLI STUDENTI SIANO LASCIATI LIBERI DI SCEGLIERE SE SEGUIRE UNA LEZIONE DI RELIGIONE O MENO PIUTTOSTO CHE RIMANERE INFASTIDITI DI UN"OGGETTO" (PER LORO) CHE SEPPUR INDIFFERENTE POTREBBE PARADOSSALMENTE E INCONSCIAMENTE, MANTENER VIVO UN RAPPORTO, ANCHE LITIGIOSO, NON IMPORTA, CON CHI NON HA FATTO NULLA DI MALE, CHE STA SEMPRE LI', ATTACCATO A QUEL LEGNO E VUOLE SOLO ESSERE ACCETTATO.

lunedì 14 settembre 2009

Uncino col punto

Cosa c'è di tanto diffile da capire se, per un momento abbasso le difese e parlo più serenamente? E' strano vedere come quando gli altri ricercano chiarezza non la vedono, anzi affermano con convinzione che l'altra persona, che in quel momento è davanti a loro, non riesce a comunicare niente di se.
Tenendo presente che la vita è strana, che noi lo siamo, che ci facciamo trascinare, troppo a volte, dalle impressioni..il risultato di questi giorni è un bell'uncino col punto..ovvero un PUNTO INTERROGATIVO!!

Sto iniziando a concepire la mia nazione, proprio come la concepiscono gli stranieri e mi rendo conto che hanno ragione,quando a volte si lanciano in quelle che per me erano affermazioni esagerate. Hanno proprio ragione! Noi italiani siamo tutto il contrario di quello che diamo a vedere. E' un luogo comune, proprio come quello che noi affibbiamo agli altri. Ce lo dobbiamo tenere, tanto sarebbe inutile e miracoloso cambiarlo!

Partendo dalla massa e arrivando alla sottoscritta, mi vedo costretta a prendere in considerazione l'eventualità, molto probabile (Dio volendo) di trasferirmi all'estero, anche perchè se volessi cambiare qualcosa qui, automaticamente rischierei diverse forse di "censura".
Sia chiaro, io non voglio cambiare l'Italia, credo semplicemente di non essere affine al suo "modus operandi" e "modus vivendi".
Sarà colpa di quello che non va o più banalmente del mio carattere...

sabato 22 agosto 2009

Ardor d'amicizia non mente

Quel vago sentimento che diventa sempre più forte, fino a sfiorare l'amore o assumerne forme più pacate, non risulta più dolce e leggero ai miei occhi...
Troppi ponti son stati distrutti e troppe città son state ricostruite su macerie e terreni sconosciuti.
Restano i forti, quei castelli che nel tempo non crollano, ma fanno della loro solidità e della loro storia un'incredibile e meravigliosa attrazione; restano quindi quelle poche persone che ti rinnovano silenziosamente un patto, quasi una promessa di fedeltà inconscia che si manifesta in un abbraccio forte, in due lacrime che filtrano la felicità...quella felicità che "rivedi" solo a volte: è come rivivere, per il breve tempo in cui gli amici, quelli veri, si reincontrano e poi, quando il giorno si è concluso, si ritorna "normali".

Vedere qualcuno a te caro felice, è qualcosa che ti smuove dentro, ti cambia la giornata, te la riempie completamente; di conseguenza, partecipare ad un evento o condividerlo è un'esplosione solare, forse l'unico momento in cui l'affetto può essere toccato con mano....e a me piace guardare tutto questo da lontano, usare i miei occhi per non scalfire nulla, per imprimere nella mia mente questi brevi attimi di felicità che è anche mia e poter tranquillamente "vantarmi" ed esser fiera.
Si, l'amicizia vera fa tremare il cuore...senza farlo piangere...mai!

mercoledì 5 agosto 2009

visione interna... dall'esterno

Un test, non so quanto affidabile, ha riportato un tracciato della sottoscritta che mi ha incuriosito e in effetti, mi sta accompagnando, senza dar fastidio, in questi ultimi giorni! E' uno di quei test facebookiani, un pizzico più serio di altri (lo si nota dalle domande).

Non esiste realtà, non esiste utopia, non esiste l'impossibile, esisti tu e il tuo mondo. Non è un mondo di fantasia nè di razionalità, è un mondo fatto di Te, un mondo che nessuno capisce e capirà mai...uno spazio infinito di stelle ed astri, tutti di colori diversi, colori senza un nome reale, colori che hanno ognuno un proprio significato. Dai tuoi occhi traspare un senso di leggerezza, dalle tue parole trapela una luce fioca, come quella del mattino, si sente poco ma se solo ti fermi per un attimo a guardarla, ne rimani incantato, rimani incantano per il suo splendore. Viaggi in continuazione tra i tuoi pensieri, sei sempre tra le nuvole ma alla fine tu hai un pensiero fisso, che non ha un nome, non si può definire, ma è lì, che gira intorno al tuo essere maledettamente libero e incantevole, chi ti osserva da fuori, può provare solo gelosia, un essere come te è raro, forse più unico che raro, un essere in continua evoluzione, che in un modo o nell'altro riesce sempre a stare bene con se stesso e con tutto il creato a contatto con lui, a sentirsi in armonia con ogni nota musicale ad essere se stesso anche quando gli si chiede di cambiare. Mi spiace per il resto delle persone che non è come te...tu...riesci a rendere incantevole anche l'inferno...


Ora...direi....PARLIAMONE!
Son rara esattamente come il resto di ogni individualità in questo mondo (per questo si dice "il mondo è bello perchè vario") e non lo dico certo per vanto, anzi, a volte vorrei esser più "comunemente simile". E' vero che ho un mondo tutto mio che pochi capiscono e nel quale pochi vogliono entrare, per fortuna o purtroppo: alcuni non accettano, altri lo schifano addirittura ma va bene così.
Senza effetti collaterali di fumo o varianti, non credo di esser sempre tra le nuvole, a meno che non mi ritrovi da sola con la mia chitarrina a immaginare chissà quale giorno e chissà quale vita; ma con gli altri, tengo sempre i piedi ben fermi al terreno, ho imparato a farlo dopo alcune esperienze belle e brutte allo stesso tempo. Sto lavorando sul tener ferma anche la lingua, per non dire troppo o troppo poco e trovare quindi la giusta misura....già...dosare anche le parole, non per "darsi" di meno, bensì per cercare di non superare il limite concesso nei rapporti interpersonali, insomma...riconoscere il momento in cui si può e si deve parlare e ovviamente anche il tono da usare!

Sì, un pensiero fisso c'è e non ha nome, o meglio, è astrazione pura, tenera, affidabile e soffice che può avere minimo tre forme: Dio, amore, musica (a discrezione dell'utente :->) pur riconoscendo che "maltratto" tutte e tre.
Per farla breve, la sintesi del risultato è, a detta del test, "portami dove si vive di sogni"

....e guarda caso, la mente continua a macinar pensieri.....

venerdì 13 febbraio 2009

:-D

Il volto specchio dell'anima? Sì, ma solo per le donne
Ricerca scozzese: studiati migliaia di visi umani a caccia di segnali che rivelino la loro personalità. A sorpresa, quelli femminili sono molto più facili da interpretare rispetto agli uomini
IL VOLTO è lo specchio dell'anima? Se si parla di donne, pare di sì. Per gli uomini, è un'altra storia. Almeno così sostengono i ricercatori dell'Università di Glasgow, che hanno studiato migliaia volti di donne e uomini a caccia di chiari segnali rivelatori di alcuni tratti della loro personalità. "Non ci aspettavamo una tale differenza tra i due sessi, da questo punto di vista", spiega Rob Jenkins dell'ateneo scozzese. Ma invece le cose starebbero proprio così. Jenkins, specialista in psicologia delle interazioni sociali, ha dunque aperto la strada a ulteriori indagini per chiarire il legame tra il carattere di una persona e la sua esteriorità.
"Studi precedenti hanno rivelato che le persone associano tratti del volto a una certa personalità", spiega Jenkins. "Volevamo saperne di più". Così lui e la sua équipe hanno esaminato oltre mille volontari, tutti lettori della rivista New Scientist, che hanno dovuto fornire un primo piano del volto e completare un questionario online in cui descrivevano i vari aspetti della propria personalità.
I ricercatori hanno diviso il campione in quattro gruppi (fortunati, spiritosi, religiosi e affidabili), in base al tratto dominante del carattere di ciascuno. Poi le foto sono state modificate per ottenere diverse immagini composite. In pratica, di ogni 'soggetto' sono state realizzate versioni 'estreme', esaltando alcuni tratti particolari.
"Volevamo capire se le persone sarebbero state in grado di identificare le personalità dietro i volti dei volontari solo guardando le immagini", dice il ricercatore. "A questo scopo - continua - abbiamo accoppiato le versioni 'modificate' di soggetti appartenenti a gruppi con personalità opposte (fortunati e sfortunati, spiritosi e non), sottoponendole all'esame di 6.500 visitatori del sito". Scoprendo alla fine che, senza dubbio, i volti femminili sono decisamente più trasparenti rispetto a quelli dei rappresentanti del sesso opposto.

Messi di fronte allo schermo, i visitatori del sito hanno cercato di identificare le facce dalle diverse caratteristiche, e cioè fortunate, ironiche, religiose o affidabili. I ricercatori hanno così scoperto che il 70% delle persone è in grado di identificare al primo colpo i volti fortunati, e il 73% quelli religiosi. Non solo: i visi femminili sono risultati molto più facili da leggere in modo corretto, mentre lo stesso non può dire per gli uomini. Pochissimi volontari, infatti, sono riusciti a identificare correttamente le caratteristiche dei volti maschili.
Per quale motivo, si chiedono gli scienziati? Difficile da capire: forse i volti delle donne sono semplicemente più chiari e informativi rispetto a quelli degli uomini. Oppure, i maschi che hanno partecipato all'esperimento hanno risposto in maniera meno completa al questionario, o sono stati meno onesti. In ogni caso i risultati dello studio sono affascinanti per i ricercatori, che ora procederanno con nuovi test più approfonditi. In fondo, apparenze e prime impressioni possono rivelarsi più veritiere di quanto non si possa pensare.


(12 febbraio 2009)

http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/scienze/volto-specchio-anima/volto-specchio-anima/volto-specchio-anima.html

domenica 1 febbraio 2009

Quello che sento

Una musica forte risuona nella mia testa, quella che non riuscirò mai a scrivere perchè vorrò sempre di più, perchè non mi basterà mettere due note in sequenza, perchè non servirà trovare il giusto accordo.
Pace dei sensi o guerra delle emozioni che sia, faccio ruotare il tamburo di una vecchia Colt e lascio al caso quello che verrà.
Domani sarà tutto diverso, domani avrò nuove risposte e nuove domande e forse toglierò dalla fronte quella rughetta pensosa che mi distrae. Nel frattempo, seguo quelle note che mi ronzano attorno, le marco strette per ricordarle anche visivamente, dando loro un nome, una forma, un potere specifico.