martedì 21 settembre 2010

Partita singola o doppia?

«Bisogna essere capaci di ammirazioni impetuose e accogliere in cuore molte cose con amore: altrimenti non si è adatti a fare i filosofi. Occhi grigi e freddi non sanno il valore delle cose; spiriti grigi e freddi non sanno il peso delle cose. Ma, certamente: bisogna avere una forza contraria; sapere volare in lontananze così vaste e lontane, da vedere in basso, molto in basso sotto di sè, anche le cose più ammirate e molto vicino ciò che forse si è disprezzato»
F. Nietzsche


Il cuore è come il cervello, un archivio immenso in un corpo così piccolo. La differenza è che nel cuore ci son persone (e noi stessi), mentre nella testa solo idee e relative immagini acustiche.
Il frammento nietzschiano potrebbe voler garantire un buon risultato esercitando uno spirito "superiore", ma credo fermamente che la chiave di lettura sia un'altra: distaccarsi dalle cose per vederle nella loro forma corretta (né troppo sbiadite e né troppo in HD).



Certo il cuore "accoglie molte cose con amore", forse è sua la colpa di tutta quell'inquietudine e di quella forma di ansia che ti porta comodamente in un teatro, in cui tutte le persone che ami e alle quali tieni - anche quelle che magari non sopporti e/o non vedi da una vita - sono su un palco e vengono selezionate con un rapido click dell'iride.

Mi è capitato sotto mano un vecchio tema delle superiori, fase in cui ero tutto fuorché padrona della mia vita, e subito è venuto spontaneo riportare a galla persone che ho "salvato", non cancellandole o ignorandole del tutto dalla mia vita, insomma quelle che porto con me perché mi han dato qualcosa di diversamente profondo. Parlo di due docenti che "son pezzi di cuore" e che mi farebbe davvero piacere rivedere, ma verso i quali ho "ansia da prestazione" per un pezzo di carta che è stato paradossalmente troppo difficile per me da conquistare. Sarà che han creduto troppo in me e si aspettavano altrettanto (tutti, non solo loro), sarà che la vita, e Chi per lei, ha contrattato tutt'altro percorso.....però....questi pensieri e queste persone, ultimamente, hanno valicato i confini della dimensione onirica e mi sto seriamente chiedendo se ci sia un "codice" da leggere a mo' di consiglio. 



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