lunedì 4 ottobre 2010

Nobel, libertà e pace....virtuale???

"Il Nobel per la Pace dovrebbe andare al World Wide Web, al popolo della rete: lo propone (tra gli altri) anche il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola che vede nella comunicazione e nell’informazione libera e senza censura un patrimonio sconfinato.

Internet meriterebbe il Nobel per la sua capacità di esaltare i pregi della globalizzazione intesa come strumento per far valere e perseguire i diritti civilie sociali, la libertà di parola e di giustizia. Chissà se la sua e le altre voci saranno ascoltate per le nominations

Ci sarà tempo fino all’8 ottobre prossimo per avanzare proposte anche se alla fine la decisione spetterà ovviamente al Comitato per il Nobel che in tale data si riunirà per comunicare i vincitori delle varie categorie. In Italia sono diversi i seguaci della candidatura di Internet, compreso Beppe Grillo.

Il Nobel per la Pace è stato assegnato per la prima volta nel 1901, con il riconoscimento a Jean Henri Dunant fondatore della Croce Rossa e della Carta dei Diritti di Ginevra. Sei anni dopo il primo e unico italiano Ernesto Teodoro Moneta della Fondazione Lombarda per la Pace, l’anno scorso Barack Obama."

Articolo preso da 

Posto che la differenza di contenuto che vale un Nobel si nota soprattutto nell'ultimo paragrafo di questo articolo e dato per scontato che son sempre stata a favore della "tecnologia", soprattutto quella che riguarda il mondo dei computer, non mi capacito di questa notizia. Non riesco a trovare il legame che è stato "suggellato" tra pace e comunicazione virtuale. 
La prospettiva dalla quale Internet viene vista come mezzo di "unione mondiale" magari rende più ausiliare la sua funzione, ma continuo a concepire tutto tranne che attivismo a favore e a difesa della pace nel mondo tramite Internet. 
Son un po' sconcertata e molto probabilmente a torto perchè per me è come dare il Nobel ad una dimensione astratta dimenticandoci di personalità che lavorano di continuo, e molto più di noi, per la "comunione serena" tra gli esseri umani; con questo mi riferisco a Diplomatici e Missionari, ad esempio, giusto per citare soggetti che sicuramente fanno qualcosa di concreto a favore della pace.

3 commenti:

Paul ha detto...

Beh, senti, se consideri che c'è una setta che venera google come la cosa più vicina a dio, non vedo cosa ci sia di strano nel dare un nobel alla rete...
se non mi credi, guarda qua:
http://www.thechurchofgoogle.org/

Sauro ha detto...

Internet è, quasi sicuramente, quanto di meglio potesse essere concepito dalla tecnologia contemporanea, ma anch’io ritengo esagerato parificare il virtuale al reale: una cosa è lanciare proclami di pace tramite tastiera e tutt’altra cosa è andare a riportare la pace laddove essa risulti latitante. E non mi riferisco solo ai grandi conflitti: basti pensare a quei piccoli dissidi quotidiani che, il più delle volte, tendono a incancrenirsi piuttosto che a risolversi. Però, magari, gli stessi soggetti in lite hanno la reciproca amicizia su Facebook (al Loreto è capitato anche questo)…

Neromidan ha detto...

@ Paul: ecco quella della setta di Google mi mancava in effetti :-S e a dirla tutta, viste anche le ultime partnership che hanno fatto (tanto per citare una quella con youtube)...direi che sono IN OGNI LUOGO del web. L'unico dubbio che ho è: in che modo garantiscono la pace nel mondo???
E se poi proprio il web meritasse questo Nobel, allora scatta istintiva la curiosità sui requisiti che servono per arrivare a conquistare questo nobilissimo premio....-.-

@Sauro: ecco appunto, vige la regola "fatti e non p******e".
Ho deciso molti anni fa di non presenziare troppo alla vita di parrocchia in genere....direi per non incorrere in strani "turbamenti", anche fisici se vogliamo. Riconosco i lati positivi ma anche, purtroppo, quelli negativi e essere "al di fuori" di tutto può, a suo modo, garantire 1/4 di pace e serenità....;-)