A parte le nottate in cui diventa sempre più difficile dormire e la mia mente chiede solo l'ennesimo spunto per curiosare il mondo in generale, mi sorprende il fatto di aver resistito stoicamente all'istinto primordiale di usare una volta per tutte la benedetta spranga, mi meriterei il premio "sabbie mobili".
Sarà che non mi sono ancora indurita completamente e ho qualche strascico di tenera emotività (o spudorata pena)? O forse è l'istinto di sopravvivenza e autodifesa che stuzzica l'intelligenza (quella che c'è) a non fare passi avventati?? Resta comunque valido il fatto che son sempre più rari i casi in cui ci si può davvero sentire se stessi e questo avviene perchè il mondo è vario è l'uomo è multitasking nel suo "io".
Notavo poi come la vita ripresenti con strafottenza parti di persone conosciute, passate, (quelle che han ferito e ti han fatto crescere per forza di cose) in quelle appartenenti al proprio presente e nello stesso istante in cui ci si rende conto della similitudine inizia a suonare un campanello. Anche quello è istinto? O magari si tratta di consapevolezza, proprio perchè la vita, strafottente, ti fa ritrovare il senso delle cose e delle esperienze riproponendo e/o salvando il "buono" del passato? Tanto alla fine, per quanto la storia si ripeta........le cose non son mai le stesse altrimenti non ci sarebbe avanzamento di livello, progresso e via dicendo.
Resta da fare soltanto una cosa: "mangiamu e spirdi'mundi"
Resta da fare soltanto una cosa: "mangiamu e spirdi'mundi"